Napoli-Juve 2-1: Napoli sogna, la Juve resta nell’ incubo
Ottobre 20, 2008 in Sport da Tomas
Comincia male il trittico micidiale bianconero. Al San Paolo, con i ragazzini della primavera in panchina assieme a Marchionni e Giovinco, la Juventus cercava da subito il riscatto per fermare la parabola discendente delle ultime settimane. Anche un semplice risultato positivo con del bel gioco sarebbe forse bastato, considerato il fatto di dover giocare martedì in Champions contro il Real Madrid. Ma l’ incubo si fa sempre più fosco e sarcastico, oltre che prolungare la serie negativa di Ranieri, come fosse quasi intrappolato nel suo stesso ruolo di vittima privilegiata dell’ omicida di Nightmare. Noncurante delle critiche sostituisce pure Del Piero sul punteggio di 1 a 1 e, sfortunato come non mai, si ritrova con un altro centrocampista in meno per 3 settimane, quando si vede bloccare Poulsen, autore dell’ assist per il goal di Amauri. Forse gli stessi bianconeri rimangono attoniti per le scelte dell’ allenatore e cadono negli ennesimi errori di concentrazione nelle 2 reti subite, forse la mancanza di tranquillità di Ranieri si riflette in tutta la squadra, ma l’ ennesimo infortunio muscolare non può essere una casualità e lo staff medico dovrà capire quale sia stata la causa di questa ecatombe. Forse anche il lungo infortunio di Trezeguet ha lasciato qualche perplessità nello spogliatoio sulle effettive possibilità di lottare fino in fondo su tutti i fronti. Ma non per questo bisogna perdere un anno intero cercando nell’ allenatore l’ unico capro espiatorio e negli infortuni l’ alibi perfetto. Questa squadra dovrebbe tirarsi su le maniche e cercare la concentrazione e la grinta necessaria, quello spirito operaio che non è mai mancato in questi ultimi 15 anni.
NAPOLI (3-5-2): Iezzo; Santacroce, Cannavaro (19’ st Aronica), Contini; Maggio, Blasi, Gargano, Hamsik, Vitale (1’ st Mannini); Lavezzi, Zalayeta (23’ st Denis).
A disposizione: Navarro, Pazienza, Montervino, Russotto.
All. Reja.
JUVENTUS (4-4-2): Manninger; Grygera, Knezevic, Chiellini, Molinaro (38’ st Giovinco); Salihamidzic, Poulsen (29’ st Ekdal), Marchisio, Nedved; Amauri, Del Piero (23’ st De Ceglie).
A disposizione: Chimenti, Ariaudo, Marchionni, Rossi.
All. Ranieri.
RETI: 16’ st Amauri, 19’ st Hamsik, 35’ st Lavezzi.
Inutile elencare i bianconeri in infermeria, oltre all’ assenza dello squalificato Sissoko. Inutile elogiare lo spettacolo che si vede sugli spalti partenopei, gremiti in modo inverosimile. Napoli e Juventus si affrontano a viso aperto nel primo tempo mostrando un buon ritmo e buone giocate. Provano ad ottenere il massimo giocando sulle fasce, a destra il Napoli con gli affondi di Maggio e sulla destra bianconera Del Piero scambia spesso palla con Salihamidzic in cerca del cross per Amauri. Le occasioni non mancano, e dopo un tentativo alto di Hamsik la Juve va quasi in goal al 7° su tiro di Poulsen deviato casualmente da Amauri. La palla si impenna e Iezzo deve superarsi in tuffo all’ indietro mettendo in angolo. Un minuto dopo Vitale, nell’ unica occasione sulla sinistra, mette paura a Manninger che non tiene palla, ma la difesa rinvia. Dopo due occasioni bloccate facilmente dai portieri al quarto d’ ora ed al 22°, ed un’ incornata poco dopo di Amauri che finisce fuori, al 26° il Napoli ha l’ occasione migliore del primo tempo con Hamsik di testa su cross di Maggio, Manninger blocca in 2 tempi. Nel finale la Juventus prova il colpaccio, prima al 30° con un cross di Del Piero da destra per la solita testa di Amauri, ma è troppo debole il suo colpo, e poi al 37° con la solita sassata di Del Piero su punizione che viene deviata in angolo da Iezzo. Uno 0 a 0 carico di ritmo e di fiammate finalizzate non perfettamente da entrambe le parti. Nella ripresa la Juve ci prova subito con Marchisio da fuori, ma il suo tentativo finisce di poco alto. Dopo un tentativo dalla destra del solito Maggio con Manninger però attento in questa occasione, la Juve passa in vantaggio. Al 16° Poulsen si sgancia a destra e serve un cross al bacio per Amauri che di destro al volo anticipa Cannavaro e segna l’ 1 a 0. Lo stesso difensore azzurro esce per infortunio nel tentativo di anticipare l’ attaccante bianconero ed entra Aronica. Inspiegabilmente la Juventus sparisce dal campo e miete errori su errori in fase di costruzione ma soprattutto in fase difensiva. Al 19°, in superiorità numerica in area, lasciano solo di insaccare di testa Hamsik su cross perfetto dalla destra di Lavezzi. Il goal del pareggio riaccende il San Paolo che spinge la squadra di Reja alla ricerca della vittoria che trova al 35°. Un enorme pasticcio difensivo bianconero, Knezevic in scivolata rimette palla indietro concedendo a Lavezzi di entrare in area e battere Manninger per il 2 a 1 conclusivo. Nel frattempo erano usciti Del Piero per rifiatare, a detta dell’ allenatore, e Poulsen per infortunio muscolare. Nelle fasi concitate del finale di gara, su punizione del neo entrato Giovinco, Chiellini sfiora il pareggio di testa, ma resta invariato il risultato.
La società resta in difesa del proprio allenatore, le ravvicinate e importanti gare contro Real e Torino non possono essere affrontate con uno nuovo, ma tifosi e molti giornalisti danno le ore contate a Ranieri. Nel frattempo l’ Inter passeggia a Roma come ormai succede da anni, il Milan affonda una Sampdoria sempre più in crisi di risultati, mentre Lazio, Udinese e Atalanta rallentano il passo. La vittoria del Napoli vale il secondo posto ai partenopei assieme al Catania di Zenga ed i friulani di Marino. Fiorentina e Genoa reggono il passo mentre il Cagliari vince la prima gara contro i granata, che affronteranno il derby con il vente ancor più avvelenato di prima.
di Tomas