Nasce a Torino il futuro di Internet
Giugno 4, 2002 in Technology da Claris
Quante volte tentando di collegarci a Internet ci lamentiamo per la ‘lentezza della rete’? Quante volte vorremmo collegarci in maniera rapida alla nostra mail direttamente dal cellulare? Quante volte ci chiediamo a che cosa servano tutti i cablaggi sulle strade?
Tante, troppe volte, abbiamo, noi generazione che di Internet si riempie la bocca e le ore davanti al monitor, un sogno: banda virtualmente infinita, altissima velocità di trasmissione, accessibilità delocalizzata, multimedialità.
Le risposte? Top-IX e Nap.
Il consorzio Top-IX (Torino Piemonte Internet Exchange), che riunisce ad oggi Atlanet (Gruppo Fiat, Telefonica, Acea), AT & T Global Network, Club Nautilus, Colt Telecom, CSI-Piemonte (Centro IT della Regione Piemonte), Cubecom, Eutelsat, Fastweb, IT Gate, Noicom, Reteitaly, Sanpaolo IMI Softpeople IH net, Telecom Italia e Telespazio, ha lanciato in questi giorni il nuovo Nap (nodo di accesso ad internet di primo livello) proprio a Torino.
Il nuovo nodo è un’esperienza di avanguardia e di altissimo valore aggiunto per l’intero mercato delle telecomunicazioni italiane, essendo tra i primi al mondo, tra i più innovativi in Europa, unico in Italia e comunque il solo ad integrare le tecnologie satellitari.
Specialisti ed operatori in tutto il mondo lavorano da tempo a ciò che informalmente viene chiamato Internet 2, ovvero il nuovo sistema di integrazione di tecnologie, contenuti, operatività ed infrastrutture che permetterà all’attuale rete Internet di ampliare in maniera rivoluzionaria il suo potenziale di sistema per il trasporto dell’informazione. Un sistema in grado di essere accessibile dovunque, attraverso modalità molto semplificate, sfruttando le reti cablate già in opera, riducendo in maniera verticale gli investimenti, fino ad oggi necessari, degli operatori.
Il nuovo nodo di Torino è la risposta italiana alle ultimissime frontiere della tecnologia di Internet. Top-IX consente agli operatori, agli ISP (Internet Service Provider) di dialogare tra loro, integrando servizi e prodotti di telecomunicazioni. Grazie alla sua architettura, si apre un orizzonte illimitato alla fruizione di informazione via Internet, slegata dalla natura e dalle tecnologie di erogazione ed accesso: rete fissa, satellitare, telefonia cellulare, Palm Top, televisori, PC, terminali video interattivi, messaggerie audio, video e testuali, videoconferenze, streaming, video on demand e tutto quanto la tecnologia svilupperà nei prossimi anni.
Insomma a Torino si sta progettando il modo di comunicare del futuro, quello cui neanche Jules Verne aveva pensato con la sua fervida immaginazione… quello che si vede da qualche anno in film considerati di pura fantascienza.
La realizzazione di un Nap a Torino è una delle azioni di maggior rilievo strategico individuate dallo studio “Strategia per lo sviluppo della società dell’informazione in Piemonte”, realizzato da ITP (Investimenti Torino e Piemonte), in collaborazione con Poliedra e con il contributo dell’Amministrazione Provinciale di Torino e dei Comuni di Torino ed Ivrea.
Top-IX si colloca quindi come uno dei punti forti nella creazione nella città del nuovo polo europeo delle ICT, affiancandosi ed integrandosi a pieno titolo nelle sinergie di sistema del progetto “Torino Wireless” (creato da Torino Internazionale), il centro nevralgico di network e protagonisti impegnato nello sviluppo delle tecnologie “senza fili”, capace di supportare tutti i settori strategici dell’economia di mercato e della Pubblica Amministrazione.
Top-IX non è quindi solo un’infrastruttura tecnologica, quanto un infrastruttura precompetitiva che consente accordi di “peering” che gli associati potranno stringere liberamente tra loro, con il chiaro obiettivo di offrire alle aziende una possibilità concreta di superare i limiti della Rete attuale, ampliando e migliorando il mercato dell’ICT, dall’erogazione e fruizione dei servizi e dei prodotti, al loro arricchimento, con lo sviluppo di nuove sinergie ed offerte per l’utenza diretta ed indiretta.
Una realizzazione di grande respiro dunque, che rafforza e testimonia quei principi di coesione e impegno del comparto torinese e piemontese nel “fare sistema” e che vede nelle telecomunicazioni e nell’information technology la chiave per un rinnovamento economico e finanziario della nostra regione. Un elemento confermato dal fatto che, per la prima volta in Italia, operatori formalmente “concorrenti” hanno deciso di associarsi per dare vita a Top-IX.
In termini pratici, il nodo di Torino si differenzia da quelli già esistenti in Italia perché opera in modalità multicast, una tecnologia che consente di ridurre significativamente l’utilizzo di banda, permettendo a più utenti contemporaneamente di ricevere contenuti multimediali, senza influire sulla disponibilità residua della banda stessa. Risultato: eliminazione di “colli di bottiglia”, riduzione dei tempi di fruizione, incremento della velocità, garanzia di massima qualità e riduzione decisa dei costi.
Top-IX, inoltre, è un nodo “distribuito”, non collocato fisicamente in un luogo specifico, ma costituito da un insieme di nodi interconnessi in fibra ottica: oggi opera già in contemporanea presso il Consorzio per il Sistema Informativo – CSI-Piemonte e presso il Parco delle Tecnologie e dell’Ambiente di Torino – Environment Park. Una caratteristica che, grazie anche all’integrazione della tecnologia satellitare, permette di “portare” il nodo direttamente all’operatore di connettività, superando ogni limite territoriale alla erogazione dei servizi, ed è quindi virtualmente estensibile a qualsiasi porzione del territorio.
di Claris