Novembre FolkClub
Novembre 1, 2005 in Spettacoli da Simona Margarino
“I had a bad manager and I got ripped off. I lost the house, the car, the record deal… I never seriously drank before the age of 29. It went against all my ideas, of child-rearing and so on. But I was in hospital 32 times and nearly died at one stage. Jesus, I was a compete alcoholic. For most of my 30s I was drinking three or four bottles of vodka a day. And tequila as well.” Why? “I just was. There’s the music and the business, people making a fuss over you, people dropping you, that’s what happens. You just want to drink, it seems easier at the time. I just couldn’t handle any of it. I was angry at everyone, angry at myself. Above all, I was angry, ready to blame everyone. I didn’t take responsibility and a lot of people fucked me over. But it could have been worse. If I was dead you wouldn’t be writing about me now. It’s all okay and I’ve the builders in and all.”
(Mary Coughlan)
Settimana FolkClub all’insegna della varietà.
Si comincia giovedì 3 Novembre con i MAOGANI, QUARTETO DE VIOLOES, ovvero quattro chitarre a 6 corde (Mauricius Marques, Marcos Alves e Carlos Chaves) e un cavaquinho (Paulo Aragao), gruppo nato nel 1995 a Rio de Janeiro con il sogno di riarrangiare la tradizionale musica brasiliana secondo la propria peculiare originalità. L’esperienza di studi classici e la formazione concertistica permette loro di ottenere al tempo stesso sia una notevole precisione e preparazione, sia una spontaneità in grado di stemperare la rigidità degli eccessivi tecnicismi. Il loro repertorio parte dal jazz, choro, samba, bossa-nova, valsa e bajao per arrivare ad autori contemporanei famosi come Baden Powell, Jobim, Edu Lobo, Chico Buarque, Hermeto Pascual, Guinga, Nazareth, Caroto. Cordas Cruzadas, secondo CD, è stato considerato dal Jornal do Brasil uno dei migliori dischi brasiliani del 2002.
Venerdì 4 è invece la volta degli EGSCHIGLEN , originari di Ulaanbaatar, capitale della Mongolia. I 4 componenti del gruppo, unitisi nel 1991 quando ancora erano studenti del conservatorio, mischiano arte popolare e contemporanea. L’uso di strumenti tipici, come il morin khuur (un incrocio tra violino e violoncello con le corde fatte da crine di cavallo) e una sorta di liuto detto tobshuur, restituisce l’atmosfera di una terra conosciuta a pochi in cui gli spazi disabitati sono molti e il nomadismo si nutre di libertà. Il suono della voce, in stile khoomii, richiede enorme preparazione per poter passare da toni bassi ad acuti mantenendo il fascino di una musicalità lontana, che viaggia su frequenze inusuete. Vien voglia di ascoltarli, Tume-Tumenbayar Migdorj (moriin khuur e voce), Tumruu-Tumersaihan Yanlav (moriin khuur e voce), Amra-Amartuwshin Baasandorj (solo khoomii e tobshuur), Boogi–Batbold Wabdansenge (percussioni e voce), Uugan–Uuganbaatar Tsend-Ochir (ih khuur), Saran-Sarangerel Tserevsamba (yoochin e voce) e Ariunaa Chimeddoo (danza).
Si finisce sabato 5 con MARY COUGHLAN TRIO. La cantante, nata a Galway nel 1956, conosce il successo nel suo Paese all’età di 28 anni grazie a Tired and Emotional, dopo un’adolescenza e una giovinezza scosse da innumerevoli vicissitudini personali traumatiche (alcool, droga, ospedale da cui entra ed esce per 32 volte, tentato suicidio e, non ultimo, l’internamento in un istituto per malati mentali), nonché trascorsi come cameriera e modella. È grazie al musicista olandese Erik Visser che viene lanciata nell’ambiente musicale ottenendo un successo immediato. Le sue interpretazioni di blues e di jazz sono notevoli, così come l’incarico che le viene affidato nel 1996 da Neil Jordal di insegnare canto a Julia Roberts per il meraviglioso film Michael Collins. Dieci i suoi album sinora; da segnalare anche la collaborazione con Elvis Costello in Bringing It All Back Home (BBC 1991. Vale la pena ascoltarla perché, come è stato scritto nella rivista Mojo, “she has a voice to kill for.”
03-04-05 Novembre, h21, 15 euro
FolkClub
Via Perrone 3/bis – 10122 Torino
UFFICI
Maison Musique, via Rosta 23, Rivoli
Tel 011/537636 – Fax.011/9554546
http://www.folkclub.it
di Simona Margarino