O mio sedano sgambato
Febbraio 2, 2011 in Poesie da Cinzia Modena
..mi sento avvolta da schemi geometrici..
ingegneristici..
affondo un plantare nel platano
un sedano sgambato divento
e mi sfoglio come squame di pesce
con storie senza suono
forse qualche luce
forse un fruscio
forse un’esistenza
rivelata da tracce
pari a impronte su sabbia..
il domani è oggi
l’oggi è adesso
tutto corre veloce
troppo rapidamente per fermarsi
per tracciare
viali di colori
o forse.. diventata sedano sgambato
i colori poco annoto
e noto righe verticali ed orizzontali
solo un po’ di olio scioglie le mie corde
e ringrazio quel palato fine
che mi indora con morbida attenzione.
Spero di sgliogliere la ragnatela che mi avvolge
prima di finire in pancia
insieme a fredda insalata
magari ci fosse il gusto di condire con grana e arance tarocche!
Aimè senza sali mi vedo patire
di matrici e derivate
inferiate robuste
mi legano al suolo
come le radici il platano
sognando un principe salvatore
con il suo tocco leggero e imbranato
nato da un soffio di farro
incedo nel mio schema malato
di C-Mod