Occhi sulla Juve: Chiara Ragnini su Juve-Genoa
Febbraio 2, 2016 in Musica, Net Journal, Primo Piano, Sport da Tomas
Dodici. 12 vittorie di fila. Come la Juve di Conte. Chi l’avrebbe mai pensato quando nell’estate del 2014 l’ex allenatore capitano lasciò i bianconeri ? Chi l’avrebbe mai sperato dopo l’addio di Tevez, Pirlo e Vidal ? Chi ci avrebbe mai scommesso un euro dopo quel disgraziato inizio di campionato ? La posizione in classifica non è ancora quella a cui la Vecchia Signora ambisce tutti gli anni, il Napoli di Higuain è lì a 2 punti e non vuole assolutamente lasciare la poltrona agli odiati rivali. Sarà un febbraio incredibile per le due squadre in lotta per lo scudetto. Ma prima ancora di affrontarsi nello scontro diretto del 13 febbraio, dovranno superare rispettivamente il Genoa ed il Frosinone i bianconeri e la Lazio ed il Carpi i partenopei. Riusciranno gli uomini di Sarri a mantenere il vantaggio o la Juventus macinerà record su record ? Per fortuna il calciomercato ha chiuso i battenti ed ora si penserà solo al campo. Prima il Genoa, poi il resto, gara dopo gara, fino alla fine.
La gara contro il Genoa sarà presentata da una nostra cara amica, genovese e cantautrice: Chiara Ragnini. Suona la chitarra e canta dall’età di 14 anni con la grinta e l’anima rock di chi ha qualcosa da raccontare. Così si legge sul suo sito. Studi classici, laurea specialistica in Informatica, anima creativa e razionale, uno strano dualismo che attraversa sonorità pop ed elettroniche vergate da testi malinconici ma taglienti. Ed il mare che accarezza la sua anima viaggiatrice. Perfezionando negli anni la tecnica vocale e la propria scrittura, frequentando numerosi masterclass e workshop, tra i 40 finalisti di Area Sanremo 2011, con un disco folk-pop alle spalle [estate 2011, Il Giardino di Rose], Chiara vince numerosi riconoscimenti, partecipando ad importanti festival e rassegne in tutta Italia, ottenendo passaggi radiofonici e televisivi a livello nazionale. Ora si avvicina invece il parto del suo nuovo disco, dove la vena acustica lascia spazio ad un raffinato pop elettronico dalle tinte scure, un viaggio introspettivo e melanconico, agrodolce e salato: proprio come il rumore di quel mare che non la lascerà mai sola…
E’ stata anche membro del Gruppo di Ascolto di Radio RAI Due commentando in diretta su Rai.tv la 65° edizione del Festival di Sanremo ed ha avuto l’onore di suonare, restaurata dopo 40 anni, la chitarra di Luigi Tenco al Restauro in Festival, grazie alla disponibilità di Pepi Morgia, direttore artistico della rassegna.
Da poco é uscito il suo nuovo singolo Tra le foglie, dedicato al borgo medioevale di Lingueglietta, il cui videoclip, pubblicato ad ottobre, ha ottenuto il patrocinio del Comune di Cipressa, della Provincia di Imperia, del Club i Borghi più Belli d’Italia (Roma) e del progetto BEST OF – Valle del San Lorenzo; questo progetto è volto a valorizzare il territorio della Valle del San Lorenzo, in particolare il borgo di Lingueglietta, nell’entroterra del ponente ligure, casa di Chiara dal 2009.
Prima della canonica intervista ci racconta della sua passione giovanile da maschiaccio per le figurine, infatti completa con fierezza tutti gli album dei calciatori dal ’90 al ’96. Nemmeno io sono riuscito a farlo…
Simpatizzante Sampdoriana, ma se un giorno le dovessero chiedere di scrivere un inno, non direbbe di no nemmeno fosse una squadra di serie C. Aaaah la passione per la musica…
Ed aggiunge “Credo che il calcio, come lo sport in generale, debba essere un momento di aggregazione e crescita, così come lo sono la musica e il confronto sopra o sotto un palco. Detesto la violenza in ogni sua forma e gli avvenimenti degli ultimi giorni mi hanno fatta rabbrividire (mi riferisco a Sarri); bisogna imparare e sostenere il rispetto verso l’altro e il calcio potrebbe veicolarlo in maniera mirata e potente, se solo qualcuno fosse interessato a farlo.”. Ed ha pienamente ragione. Ha da poco lanciato un contest che permetterà al vincitore estratto di ascoltare una cover a sua scelta, che Chiara arrangerà chitarra e voce realizzandone un videoclip. Il suo nuovo album è quasi pronto al lancio e Chiara ci tiene a sottolineare: “Ho imparato a tirare fuori le unghie e i denti e a non avere paura di farlo”. Vediamo come saprà difendersi con la nostra intervista:
Prima domanda canonica, uguale per tutti. Quale è stata la 1a volta in cui, hai buttato gli occhi su calcio e Juve?
Sicuramente da bambina, nei mitici anni ’90, grazie ai mondiali di calcio che si sono svolti nel nostro paese. Tra i protagonisti, ricordo con grande piacere il “divin codino” Roberto Baggio, che era stato appena acquistato dalla Juve. Impossibile non innamorarsi di lui.
Ottima scelta! Hai suonato la chitarra restaurata di Luigi Tenco. Che cosa è rimasto ai tuoi occhi di quella esperienza?
Mi porto nel cuore una grandissima carica emotiva: abbracciare uno strumento così importante e significativo, che profuma di storia e creatività, è stata una scarica di adrenalina non da poco. Sono molto orgogliosa di aver avuto questa possibilità.
Adrenalina che da tifosa doriana sfocerà nel tifo per la Juve contro il Genoa? Quale è stato il giocatore della Juve che ricordi con più piacere e quello genoano che da doriana hai meno amato?
Il mio supporto andrà senza dubbio alla Juve, anche se affettivamente sono legata ad entrambe le squadre della mia città, benché la Samp abbia sempre avuto un posto di riguardo, prevalendo sempre sul Genoa. Fra i giocatori bianconeri che ricordo con più piacere cito nuovamente il grande Baggio, un artista dall’animo profondo. Ha sempre avuto un atteggiamento un po’ sognatore, che andava ben oltre le tipiche personalità dei calciatori di quel periodo. Nel suo campo, anche Baggio è stato un artista: davanti a tutto ha posto la sua arte ed il suo talento prima ancora del consenso del pubblico. Chissà quante partite ancora avrebbe potuto vincere se fosse sceso a compromessi con i vari allenatori che lo hanno seguito nella sua carriera. Della squadra rossoblu, invece, ho amato meno “El Principe” Milito, senza dubbio. Sia agli Juventini che ai Doriani ha spesso e volentieri regalato dolori, ripensando ai gol durante i derby e ai suoi successi ottenuti nell’Inter.
A Torino il Genoa ne ha vinte solo 2 su 48 e non c’era Milito, 9 i pareggi. Ultima sconfitta è del Gennaio 1991, il pareggio manca invece dal Gennaio 2013. Quali gare hai ancora davanti ai tuoi occhi?
Da buona genovese, ho in testa l’ultimo derby della Lanterna svoltosi proprio ad inizio anno. L’atmosfera che si respira in città durante questi eventi è equiparabile alla tensione prima di un concerto su un palco importante. L’andamento della Samp non è proprio brillante ultimamente ed il derby si trasforma, così, in una partita salva-stagione. Quello di gennaio è stato vinto dalla mia Samp, in un match davvero in bilico fino all’ultimo secondo, conclusosi in una sospirata vittoria. Mi spiace per gli amici genoani!
Ad inizio anno affrontaste anche la Juve, ma non volevo ricordartelo…Nel 2011, dopo essere stata tra i 40 finalisti di Area Sanremo, è uscito il tuo primo disco. Il Giardino di rose è un’opera che vuole colpire anima e cuore facendo brillare gli occhi dell’anima. A che tipo di giocatore lo paragoneresti?
Ad Alex Del Piero, che alla magia delle giocate univa anche una concretezza sotto porta degna dei più grandi centravanti. Questo primo disco è stato un lavoro di squadra, volutamente acustico, che sotto le atmosfere delicate nasconde, invece, una grande grinta, che esploderà del tutto nel nuovo album in uscita in primavera e che non vedo l’ora di farvi ascoltare.
Ad occhio e croce, la tua dedica musicale al borgo medievale di Lingueglietta pare essere la canzone che rompe con il tuo passato acustico per valorizzare il presente dell’entroterra del ponente ligure. Quale giocatore del passato e quale del presente inviteresti per un duetto a Sanremo?
Sicuramente Javier Zanetti, ex capitano dell’Inter. Oltre ad essere una persona professionalmente molto capace, custodisce nel cassetto doti canore da non sottovalutare: ricordate il duetto con Mina su Parole, parole, parole? Inviterei, inoltre, anche Antonio Cassano, che sul palco dell’Ariston è già salito: sono sicura che uno suo ritorno darebbe una bella scossa fra una canzone e l’altra!
Il barese te lo concedo, ma JZ non riuscirei proprio ad ascoltarlo un secondo. Invece il contest #chiedimiunacanzone proseguirà fino a S.Valentino, il Festival di Sanremo finirà il giorno prima. Per chi, tra i big partecipanti, hai un occhio di riguardo, faresti una cover o ruberesti una canzone ? E tra Dreams [The Craberries], Qualcosa che non c’è [Elisa] e Push it [Garbage] quale sceglieresti e perchè ? [non vincendo sicuramente io il contest, mi prenoto per il prossimo che farai]
Le mie preferenze vanno, in assoluto, per Arisa ed Elio e le Storie Tese, che spero, questa volta, di trovare finalmente al primo posto, confidente che sul podio ci arriveranno senza alcun indugio. Fra le cover che mi proponi, sono indecisa fra i Garbage e i Cranberries, artisti i cui dischi ho consumato fino a rovinarli, quasi, da adolescente. Se lanciassi una monetina, credo uscirebbero fuori i Cranberries. Che Cranberries sia, allora.
Dreams, chissà se ti capiterà mia di arrangiarla e pubblicarne un videoclip…un grazie a Chiara per la cortese disponibilità ed un in bocca al lupo per le sue attività!
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