OSN: Haydn
Maggio 11, 2006 in Spettacoli da Stefano Mola
Vi sono delle arie e dei concertati piuttosto lunghi e tediosi, e degli effetti descrittivi alquanto infantili. Ma accanto a questi, e in compenso, l’opera conta pagine incantevoli, ricche di una freschezza e di una grazia che il tempo non ha corrotto, preludi orchestrali di una coloritura deliziosa e di una ingegnosità di scrittura che si rivela ancor oggi originale dopo tutte le raffinate audacie dei moderni, e infine cori d’un vigore e d’una vivezza da non temer confronti (Paul Dukas)
Ecco il giudizio dell’autore de L’apprendista stregone sull’oratorio Le stagioni, di Franz Joseph Haydn, in programma all’Auditorium RAI (Piazza Fratelli Rossaro), Giovedì 11 alle 20.30 e venerdì 12 alle 21.00. A condurre l’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI, invece del purtroppo indisposto Jeffrey Tate troveremo il nativo di Barcellona Salvador Mas Conde, molto conosciuto all’estero soprattutto per la sua attività con la Israel Chamber Orchestra. Completano il quadro degli esecutori il soprano Luba Organosova, il tenore Christoph Prégardien e il basso Christopher Robertson. Il coro filarmonico Ruggero Maghini sarà diretto da Claudio Chiavazza.
Diviso (ovviamente) in 4 parti, l’oratorio conta 44 fra recitativi secchi e accompagnati, arie, duetti, terzetti e cori. Il libretto, ad opera di van Swieten, è derivato dal poema omonimo di James Thompson.
Per un’analisi dell’opera, consiglio l’articolo di Stefano Catucci on line su Sistema Musica.
di Stefano Mola