OSN: Haydn e Rossini
Ottobre 18, 2005 in Spettacoli da Stefano Mola
Dopo aver regalato la settimana scorsa ai suoi fedeli abbonati la sciocchezzuola di una Nona Sinfonia di Beethoven e di un Te Deum di Verdi (gesto che da solo vale come testimonianza di grande classe e amore per il pubblico), parte la stagione open per tutti, dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai. L’appuntamento è, come di consueto, doppio: giovedì 20 (alle 20:30) e venerdì 21 (alle 21:00). Gli spettatori saranno accolti nel mai abbastanza lodato Auditorium del Lingotto.
Troveranno ad aspettarli ancora due giganti della musica. A fare gli onori di casa per primo sarà il vecchio e solidissimo Franz Joseph Haydn. Ovvero, l’uomo sinfonia. Ricordiamo infatti che nel suo catalogo possiamo enumerarne più di cento. Quindi, Rafael Frühbeck de Burgos dirigerà l’orchestra nella numero 44 della serie, tonalità mi minore, detta Trauer. Opera percorsa da robusto spirito contrappuntistico, in essa regna sovrana l’imitazione: voci che si rincorrono sotto la legge di formule precise, strutturando nell’ordine il salutare caos dell’invenzione.
La chiusura della serata chiama in causa il più ciclotimico tra tutti i compositori: Gioacchino Rossini. Dall’esuberanza incontenibile, ironica e irridente dell’opera buffa, alla malinconia del periodo finale, per non usare parole dalle venature più tetre. Del genio pesarese avremo l’opportunità di ascoltare lo Stabat Mater, il cui completamento richiese circa 10 anni di lavoro. L’opera, diretta nella prima esecuzione da Donizetti, fu criticata: troppo teatrale, solennità religiosa insufficiente. In realtà Rossini non può prescindere dal suo DNA, dal suo linguaggio, nel trattamento dell’orchestra e delle risorse ritmiche. Ma questo non gli impedisce di sondare l’abisso del dolore umano.
Gli interpreti saranno il soprano Cinzia Forte, il mezzosoprano Annely Peebo, il tenore Giuseppe Sabbatini e il basso Giorgio Surian. Il Coro Filarmonico Ruggero Maghini (cui va un deciso e convinto elogio per l’interpretazione della settimana scorsa) sarà diretto da Claudio Chiavazza
Il concerto del giovedì verrà trasmesso su RadioTreRai.
di Stefano Mola