OSN: Prokof’ev e Orff
Maggio 24, 2006 in Spettacoli da Stefano Mola
Giovedì 27 alle 20.30 e venerdì 28 alle 21.00, all’Auditorium RAI, l’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI sarà, come la settimana scorsa, condotta dalla bacchetta del suo direttore principale, Rafael Frühbeck de Burgos.
Nel programma un finto tuffo in un passato barbarico. Se vi chiedessero quale colonna sonora appiccichereste al medioevo più oscuro, superstizioso, dominato da forze elementari, cosa rispondereste? Credo che nessuna composizione meglio dei Carmina Burana sia in grado di concretizzare in note questa idea mitica che un po’ tutti abbiamo in testa.
Carmina, si sa, significa composizione poetica. Burana è una variante di Bayern ovvero di Baviera. In questa regione venne per l’appunto ritrovata questa collezione di poemi (oltre 1000) in latino più o meno puro (soprattutto meno), per lo più scritte dai Goliardi, o clerici vagantes, studenti e studiosi che si muovevano per l’Europa non propriamente sicura (ma forse più unita) del tempo.
È su questa base che Carl Orff trassela sua ispirazione, creando una musica dal carattere prevalentemente ritmico, con uno sviluppo e una polifonia praticamente assenti, ma dal grandissimo impatto emotivo. Chi non conosce lo (anche pubblicitariamente) sfruttatissimo tema della fortuna? (o della ruota della fortuna, da non confondere con la famigerata trasmissione tv).
Le voci soliste saranno Eva Mei, soprano tra le più apprezzate del panorama contemporaneo, il tenore Agustín Prunell-Friend, il baritono Thomas Mohr e il Coro Filarmonico “Ruggero Maghini” di Torino diretto da Claudio Chiavazza.
Precederà l’esecuzione dei Carmina la Sinfonia n° 1 op. 25 Classica di Sergej Prokof’ev, scritta dall’autore a soli 26 anni con ispirazione haydiniana.
di Stefano Mola