Ottimi Mondiali di Atletica per l’Italia, con un pensiero a Parigi 2024
Agosto 30, 2023 in Net Journal, Primo Piano, Sport da Alberto Prina
Chiudiamo con un oro, due argenti e un bronzo ai Mondiali di Atletica di Budapest 2023. Due medaglie in più dell’edizione precedente e mai così tante dal 2001, per una squadra che al di là dei podi ha migliorato i suoi numeri per finalisti e piazzamenti e registrato una serie di record importanti.
“Siamo uno squadrone e lo dimostreremo”. In un’intervista alla Gazzetta dello Sport di fine luglio, Gianmarco Tamberi gonfiava il petto e presentava le ambizioni dell’Italia ai Campionati mondiali di Budapest, sfoderando tutto l’orgoglio del capitano. Circa un mese più tardi, le prestazioni della spedizione azzurra in Ungheria ci dimostrano che non erano affatto parole campate in aria o di circostanza e che il nostro Paese è in grado di recitare un ruolo da protagonista negli eventi più prestigiosi dell’atletica leggera, lasciando il segno in tante specialità diverse.
La punta dell’iceberg di quanto visto in questi nove giorni non possono che essere le medaglie: l’oro di Gimbo Tamberi, a completare una carriera ormai perfetta, dopo il fantastico Oro Olimpico di Tokio 2020; l’argento di Leonardo Fabbri nel getto del peso e l’argento della 4×100 maschile che in molti avevano ridimensionato con eccessiva fretta dopo il trionfo giapponese; il bronzo di Antonella Palmisano nella 20 chilometri di marcia, campionessa olimpica e di abnegazione.
Quattro capolavori che hanno raddoppiato il fatturato di medaglie azzurre dell’edizione precedente (Eugene 2022) e che fanno di Budapest 2023 la terza edizione più gloriosa per quantitativo di podi nella quarantennale storia dei Mondiali outdoor. Meglio solamente a Göteborg 1995 (sei medaglie, tre per metallo) e Roma 1987 (cinque, con due ori, due argenti e un bronzo)
Oltre alle medaglie, è doveroso sottolineare il numero di finalisti, ben tredici a Budapest. A gonfiare questo dato, oltre ai medagliati già citati, hanno contribuito il quarto posto della 4×100 femminile, il quinto di Larissa Iapichino nel salto in lungo, il sesto di Ayomide Folorunso nei 400 ostacoli e di Sara Fantini nel lancio del martello, il settimo della 4×400 maschile, della 4×400 femminile e di Massimo Stano nella 35 km di marcia, l’ottavo di Darya Derkach e di Emmanuel Ihemeje nel salto triplo. Italia competitiva e su tanti fronti diversi, da vera squadra.
Se l’Italia ha chiuso al tredicesimo posto nel medagliere assoluto, superata durante l’ultima giornata da diversi Paesi, la classifica a punti, che si calcola con i piazzamenti nelle prime otto posizioni, ha visto la banda azzurra chiude ottava, al pari di Australia e Paesi Bassi.
A Budapest, l’Italia ha anche tagliato un simbolico traguardo: le 50 medaglie complessive vinte nella storia dei Mondiali. Una cifra tonda raggiunta con l’oro di Tamberi. Alberto Cova aveva aperto le danze a Helsinki 1983, trionfando nei 10.000, mentre l’argento della 4×100 ha portato il totale a quota 51. L’Italia è andata forte, fortissimo, e a testimoniarlo ci sono anche i 23 record stagionali, gli 11 record personali e i quattro primati nazionali stabiliti in Ungheria: Zaynab Dosso nei 100 metri (11”14, eguagliata Manuela Levorato), Ayomide Folorunso nei 400 ostacoli (53”89), la staffetta 4×100 femminile (il 42”14 a firma Zaynab Dosso, Dalia Kaddari, Anna Bongiorni e Alessia Pavese) e la staffetta 4×400 femminile (3’23”86 con il quartetto Alice Mangione, Ayomide Folorunso, Alessandra Bonora, Giancarla Trevisan).
Ma l’highlight rimane la serata memorabile di Gianmarco Tamberi, una nottata che rimarrà nella storia dello sport italiano. Laureandosi Campione del Mondo conquista l’unico titolo che mancava al suo palmares: il 31enne marchigiano ha completato il Grande Slam nella magica notte di Budapest, dove ha preso in mano lo scettro con un meraviglioso volo a 2.36 metri, piazzato al primo tentativo, indimenticabile!
Una manifestazione davvero di grande successo che testimonia la crescita del settore, e che segue i trionfi di Tokio… prossima tappa Parigi 2024, un’Olimpiadi che si prospetta di grande entusiasmo per l’Italia!