Palermo-Juve 3-2: Cassani pesca il coniglio dal cilindro
Aprile 7, 2008 in Sport da Tomas
Dopo lo stop forzoso della partita col Parma, la squadra di Ranieri fa visita al Palermo del rientrante Colantuono. I rosanero sono reduci da 4 sconfitte consecutive, l’ ultima, quella di Napoli, venuta dal goal beffa nel finale ad opera del duo Lavezzi-Hamsik, mentre la vittoria manca dalla 6a giornata di ritorno, gara in cui batterono 2 a 0 l’ Empoli al Barbera. La Juventus punta in alto dopo la vittoria di S. Siro e con una gara in meno da recuperare, ma l’ assenza prolungata di Zanetti a centrocampo porta Ranieri a costruire una Juve con un rombo in mezzo, con Nocerino e Sissoko che si scambiano di posizione, e Camoranesi e Nedved sulle fasce. Iaquinta parte nuovamente dalla panchina con capitan Del Piero a superare le presenze in campo di Scirea: ora sono 553. Amauri, sotto i riflettori delle voci di mercato, continua la sua rincorsa verso una squadra che gli permetta di lottare per obiettivi più ambiziosi, ma Zamparini non lo concederà certamente per un tozzo di pane. Se veramente venisse a Torino la dirigenza dovrebbe pensarci bene prima di lasciarsi scappare i suoi giovani migliori. Giovinco e De Ceglie primi tra tutti.
PALERMO (4-2-3-1): Fontana; Cassani, Rinaudo, Barzagli, Balzaretti; Guana (22’ pt Tedesco), Migliaccio; Jankovic (36’ st Zaccardo), Simplicio (17’ st Bresciano), Caserta; Amaruri.
A disposizione: Agliardi, Biava, Cani, Miccoli.
All. Colantuono.
JUVENTUS (4-4-2): Buffon; Grygera (1’ st Salihamidzic), Legrottaglie, Chiellini, Molinaro; Camoranesi, Sissoko, Nocerino (1’ st Tiago), Nedved (22’ pt Iaquinta); Del Piero, Trezeguet.
A disposizione: Belardi, Birindelli, Stendardo, Marchionni.
All. Ranieri.
RETI: 11’ pt e 50’ pt Amauri, 7’ st e 26’ st Del Piero, 44’ st Cassani.
Il Palermo parte fortissimo. Anzi, è Amauri che si costruisce nei primi minuti 2 occasioni da goal. Dopo pochi secondi dall’ inizio controlla la palla appena fuori area e prova subito il tiro rasoterra che però finisce fuori, mentre al 2° fugge sulla sinistra e tenta un tiro cross rasoterra che però viene intercettato facilmente da Buffon. All’ 11° il Palermo va in vantaggio proprio col suo ricercatissimo attaccante. Lancio per la fuga di Amauri sulla sinistra, prova ad accentrarsi e lascia partire un tiro a giro, alla Del Piero dei primi anni alla Juve, che si insacca all’ incrocio dei pali alla sinistra di Buffon, il quale non può far altro che tentare inutilmente il tuffo e complimentarsi col centravanti italobrasiliano. Mancano ormai poche pratiche da sbrigare per la naturalizzazione. La Juve sembra non avere le contromosse giuste per ritrovare il pari, e l’ uscita di Nedved, a causa dello scontro con Guana, non fa altro che intasare l’ area di una punta in più con l’ ingresso di Iaquinta, senza che i centrocampisti trovino lo spazio giusto per innescarla. Unici sussulti sono al 25° un errore di Fontana su rinvio che trova Del Piero, il quale su scambio con Molinaro trova solo la faccia di Migliaccio che devia in angolo ed al 36° Chiellini che cerca il goal in terzo tempo su calcio d’ angolo, ma la zuccata non è precisa come quella di Cristiano Ronaldo, e la palla finisce alta di poco sulla traversa. La Juve ci mette molta volontà, ma non basta per segnare, e così allo scadere del tempo arriva la beffa. Caserta scappa sulla sinistra, dove Grygera proprio non ci si ritrova più, e pennella un cross perfetto per lo stacco prodigioso di Amauri. E’ il 2 a 0 che non lascia scampo nuovamente a Buffon, capace soltanto di tentare la smanacciata ma la palla viene inutilmente sfiorata. Nella ripresa le cose cambiano. Forse per la ramanzina di Ranieri ai giocatori negli spogliatoi, forse per i cambi, dove Salihamidzic e Tiago prendono il posto dei due peggiori del primo tempo tra i bianconeri, Grygera e Nocerino. Ma forse e soprattutto per la regola che non cambia che vuole una Juventus più battagliera nei secondi tempi ed un Palermo che si spegne. E così al 7° arriva l’ 1 a 2 di Del Piero. Grande azione centrale di Sissoko che tenta il tiro potente ma Fontana para. Sissoko viene trattenuto e si ritrova da terra a deviare il pallone verso Del Piero, che dopo un dribbling in area sulla sinistra, segna di sinistro. La Juve crede nel poter ribaltare la partita, e allora si spinge in avanti anche Legrottaglie al 14° lasciando partire un gran tiro dai 30 metri che per poco non finisce all’ incrocio dei pali alla destra di Fontana. Al 15° Caserta prova a spegnere gli entusiasmi dei bianconeri, ma il suo tentativo dalla sinistra finisce fuori. Al 16° una magia di Tiago libera Molinaro sulla sinistra ma non riesce a controllare la palla nonostante fosse tutto solo in area. Al 26° arriva il pareggio juventino. Sissoko, autore di una strepitosa partita, serve con un cross dalla destra Trezeguet in mezzo all’ area che incoccia la palla di testa ma nuovamente Fontana allontana la palla a sinistra, sui piedi di Del Piero che non può far altro che segnare. Al 32° Camoranesi sulla destra si libera e lascia partire un cross pericoloso, ma la viene buttata in angolo all’ ultimo da Rinaudo. Al 35° il Palermo sembra capitolare, ma sono ancora Fontana e Del Piero i protagonista. Punizione magistrale del capitano bianconero che si stampa sul palo alla destra del portiere rosanero, rimasto immobile davanti alla prodezza, ma quando la palla arriva sui piedi di Trezeguet, l’ estremo difensore palermitano si supera e devia la conclusione del francoargentino in angolo. Al 39° l’ultima chance bianconera è nuovamente sui piedi di Treze-poco-goal oggi. Tiago si sposta sulla destra e serve una palla rasoterra in mezzo, velo di Camoranesi per il tiro dell’ attaccante bianconero, ma la palla finisce di poco fuori. La beffa arriva al 44°, quando una punizione rosanero viene maldestramente allontanata dalla retroguardia bianconera, ed il destrorso Cassani lascia partire un tiro d’ esterno di sinistro che lascia di sasso per la terza volta il portiere della nazionale. In Inghilterra a chi segna una tripletta regalano il pallone della partita, a Cassani verrà regalato il coniglio che ha tirato fuori dal cilindro. La Roma nuovamente si allontana, e Fiorentina e Milan nuovamente si riavvicinano. Il terzo posto sembra proprio la casa base bianconera di questo anno difficile.
di Tomas