PARIGI – Chiesa di Saint-Eustache
Marzo 9, 2011 in Viaggi e Turismo da Meno Pelnaso
PARIGI – Chiesa di Saint-Eustache
Se passate davanti alla Chiesa di Saint-Eustache, edificata fra il 1532 ed il 1637, vi troverete letteralmente faccia a faccia con un testone di arenaria di dimensioni gigantesche.
L’opera (dal titolo “Écoute”) è stata realizzata da Henri de Miller tra il 1986 ed il 1989 per il Forum des Halles, che sorge sui vecchi mercati generali di Parigi (rif. art. “PARIGI – Les Halles”).
E’ composta da una testa ed una mano posta vicino all’orecchio e rappresenta il tentativo di “sentire”.
Chissà se l’artista intendeva celebrare l’attività nell’accezione di “origliare”, molto in voga in questo inizio di secolo prevalentemente in forma tecnologica (almeno stando alle numerose intercettazioni pubblicate), oppure nella poco praticata accezione di “ascoltare”, specie se riferita alle necessità altrui.
Saint-Eustache è considerata una delle più belle chiese parigine e sicuramente, sotto le sue guglie gotiche, sono conservate numerose opere d’arte, tra le quali una tela di Rubens, raffigurante la Cena di Emmaus, la Tomba di Colbert di Antoine Coysevox e lavori di Santi di Tito, di Rutilio Manetti e di Luca Giordano e, più recentemente, anche di Keith Haring.
Ma torniamo un po’ indietro …
… correva l’anno 1622 …
… il 15 gennaio è una giornata fredda, ma Jean, di professione tappezziere, non ci bada, tanto è eccitato.
Con la moglie Marie Cressé entrano nella chiesa di Saint-Eustache per fare battezzare il loro figlio Jean-Baptiste Poquelin.
E’ ormai già il 1644 quando, dopo una vita costellata di lutti familiari, l’ormai ventiduenne Jean-Baptiste Poquelin, completati gli studi di diritto, mentre imparava e portava avanti l’attività del padre, follemente innamorato del teatro e della commedia, deciderà di rinunciare definitivamente alla prestigiosa carica di “Tappezziere del Re” e di farsi chiamare e conoscere dai posteri con lo pseudonimo di Molière.
Intanto, dopo una lunga serie di importanti esecuzioni con la ghigliottina, è arrivato il 19 Agosto 1794.
Brucia l’Abbazia di St. Germain des Prés.
Le fiamme avvolgono tutto voracemente e danneggiano gravemente un bellissimo organo realizzato nel 1667.
Purtroppo i danni sono gravi e lo strumento è parzialmente distrutto.
Viene deciso di rifarlo e ciò che il fuoco ha risparmiato viene dato alla chiesa di St. Eustache, che fino ad allora era priva di organo.
L’organaro viene incaricato di recuperare il recuperabile e di rimetterlo in funzione e finalmente, nel 1802, questo strumento viene riportato alla vita (musicale) ed inaugurato.
E’ di qualità eccezionale e Berlioz e Liszt creano sui suoi tasti alcune delle loro composizioni.
Ma non è mica finita qui …
L’organo può ancora essere ampliato e diventare ancora più formidabile.
Nel 1844 viene deciso un nuovo intervento.
Non è un semplice miglioramento, ma praticamente una trasformazione pressoché radicale.
In Giugno chi siede in chiesa per l’inaugurazione rimane estasiato.
L’organo offre performance semplicemente spettacolari sotto le dita dei sette organisti chiamati per l’evento.
Intanto arriva l’inverno inclemente …
L’organo comincia a mostrare alcuni inconvenienti causati dal freddo e dall’umidità.
Lunedì 16 Dicembre 1844 l’organista Charles Barker si decide a controllare la meccanica del prezioso e monumentale strumento, siamo in prossimità del Natale e l’organo dovrà dare il meglio di sé stesso.
Il danno sembra essere minore del previsto e con una semplice manutenzione tornerà tutto in perfetta efficienza.
Bisogna semplicemente entrare nella pancia del gigante ed effettuare le riparazioni.
Maaaa … ci vuole qualche cosa per fare luce …
… andare a prendere una lanterna è una gran perdita di tempo,…
… lì nella penombra …
… ahhhh … forse si può risolvere il problema con quei mozziconi di candela lasciati per dare luce ai coristi.
Ora è solo questione di poco tempo e la riparaz …
… ACCIDENTI!
… il mozzicone acceso è caduto nella struttura di legno e cartapesta!
Questione di attimi e il fuoco comincia a gonfiarsi e ad espandersi alimentato dalla fragile struttura.
Lo stagno delle canne inizia a fondere ed a colare sulle parti in legno e sulle persone che cercano invano di circoscrivere l’imminente disastro.
Il fumo si espande e le fiamme aggrediscono ormai anche i paramenti della chiesa …
… salgono fino alle volte …
… la gente fugge terrorizzata urlando …
… E’ L’INFERNO!!!
…
Quando molte ore dopo qualcuno potrà rientrare in chiesa, lo spettacolo che si parerà di fronte sarà desolante e pericoloso.
La stessa struttura della chiesa è stata messa in pericolo e dell’organo rimangono solo parti di scheletro annerito e una gran mucchio di detriti … una perdita irrecuperabile …
Fa freddo a Parigi …
… l’inverno sembra non finire più …
… ogni sera una vecchina passa davanti alla chiesa intabarrata nel suo scialle nero …
… chi le passa vicino la sente mormorare una preghiera, asciugarsi una lacrima e sussurrare desolata …
… “era destino!” …
Affettuosamente Vostro
Meno Pelnaso
di Meno Pelnaso