Parigi è sempre Parigi!
Giugno 28, 2006 in Viaggi e Turismo da Marcella Trapani
Parigi in questa stagione è davvero fantastica! Piena di turisti, come al solito, ma basta evitare i luoghi troppo “visitati” e scegliere degli itinerari alternativi ma non per questo meno affascinanti.
Io proporrei il Marais, fulcro di una vita notturna molto vivace e di un’attività diurna brulicante di brasseries, di boulangeries ebraiche ma anche di luoghi di cultura e di suggestione.
Tra questi imperdibile è il Musée Carnavalet, dove ci si può riposare alla frescura del suo giardino e dove sono conservati i cimeli della vita di Parigi, dalle origini preistoriche con i reperti provenienti dal sito di Bercy ai quadri che ritraggono la città della Belle Epoque. Notevole è la sezione sulla Rivoluzione Francese a cui è dedicato un intero piano del museo che si compone in realtà di due edifici, l’Hôtel Carnavalet e l’Hôtel Le Paletier Saint-Fargeau, risalenti rispettivamente al XVI e al XVII secolo.
Sempre nel Musée Carnavalet è stata ricomposta la stanza dove M. Proust ha scritto gran parte della sua Recherche: proviene dall’abitazione dello scrittore al n. 44 di rue Hanelin e le pareti erano state interamente rivestite di sughero per impedire a qualsiasi rumore esterno di raggiungere l’orecchio sensibilissimo del proprietario. Proust scriveva coricato nel letto in questa stanzetta con le finestre e le tende chiuse, anche per proteggersi dalle crisi d’asma provocate dal polline degli alberi della strada. Il luogo preferito per correggere le bozze del suo capolavoro era invece la portineria del hôtel Ritz a place Vendôme.
Fantastica è anche la boutique del gioielliere G. Fouquet, realizzata dall’architetto ceco A. Mucha nel nuovo negozio di rue Royale intorno al 1900. E’ un trionfo di arabeschi, motivi intrecciati di fiori e di decorazioni vegetali in pieno stile Art Nouveau. La scultura della facciata del negozio è opera dell’orefice Christofle: tutto si rifà ad una tipo di donna ispirato all’attrice S. Bernhardt.
Poco più in là si trova l’incantevole Place des Vosges dove si può sorseggiare un caffè sotto i portici che circondano il giardino di questa antica piazza per poi tuffarsi nel dedalo di vie che la circondano alla ricerca dell’oggetto più originale da portare a casa. Tutto il Marais è ricco di boutiques originali di abbigliamento, oggettistica, bijoux, profumi… c’è solo l’imbarazzo della scelta.
Oppure si può scegliere di visitare la maison V. Hugo al secondo piano dell’Hôtel de Rohan Ginéménée, dove l’autore de I Miserabili trascorse gli anni dal 1832 al 1848. L’esposizione permanente è divisa in tre parti che rispecchiano tre momenti nella vita dello scrittore: Prima, Durante e Dopo l’esilio. V. Hugo fu costretto all’esilio nel 1852 quando, all’epoca del colpo di stato, tentò di organizzare la resistenza contro Luigi-Napoleone Bonaparte, dopo aver pronunciato un celebre discorso sulla libertà di insegnamento, del teatro, della stampa e per il suffragio universale. Il museo, fondato nel 1902, anno del centenario della sua nascita, conserva le opere grafiche e i manoscritti di V. Hugo: edizioni originali, pitture e sculture che lo ritraggono, stampe, fotografie e mobili.
Poche centinaia di metri e si arriva a l’Hôtel de Ville, il Municipio, dove è in corso una mostra gratuita Paris au cinéma, tutta dedicata alla città come è vista dai cineasti dalle origini del cinema fino ai giorni nostri. Non mancano spezzoni di film, oggetti e un ricco apparato informativo, comprese le audioguide. Interessante e divertente la sezione su Gli americani a Parigi, ovvero ciò che la ville lumières ha rappresentato e rappresenta agli occhi di registi e sceneggiatori di oltreoceano: fascino, buon gusto ma anche seduzione e corruzione. La sezione dei film contemporanei si conclude con Il Codice Da Vinci, ultima produzione cinematografica realizzata a Parigi, in particolare al Louvre e all’Eglise Saint Sulpice.
Saltando a piè pari il museo più visitato al mondo, e dunque il più affollato specie nel fine settimana, si può andare invece all’Eglise Saint Sulpice, la più vasta delle chiese gesuite di Parigi (1646) e centro della vita cattolica cittadina. Qui, secondo il film, il monaco psicopatico incaricato dall’Opus Dei distrugge una parte della meridiana nel pavimento per cercare il cofanetto contenente un misterioso strumento per trovare il Santo Graal! La chiesa è diventata meta di pellegrinaggio, oltre che di fedeli e di turisti come lo è sempre stata, anche di curiosi che vogliono vedere di persona la meridiana e lo gnomone risalenti al XVIII secolo. Furono installati dagli studiosi dell’Osservatorio di Parigi su richiesta del curato, che voleva stabilire con precisione la data dell’equinozio di marzo, e quindi quella di Pasqua. I curiosi vi troveranno una squadra di zelanti giovani che lo forniranno di pubblicazioni cattoliche “anti-Codice” e che risponderanno a tutti i loro dubbi sulla dottrina cattolica suscitati dal best-seller di D. Brown.
Per inciso, Saint Sulpice si collega alla vicenda biografica di V. Hugo perché è qui che lo scrittore sposò A. Fouché prima di stabilirsi nel Marais.
Infine l’Eglise è nel cuore del 6° arrondissement, uno dei quartieri più chic e trendy della capitale francese, pieno di negozi di abbigliamento e accessori molto “giusti”, dove si può approfittare per una salutare pausa shopping!
23, rue de Sevigné
75003 Paris
tel. 01 44595858
www.carnavalet.fr
metro: Saint Paul (l. 1) o Chemin Vert (l. 8)
Aperto tutti i giorni dalle 10 alle 18, tranne lun. e festivi
Entrata gratuita per le collezioni permanenti
Mostre temporanee: 7 euro.
Hotel de Rohan-Guéménée
6, place des Vosges
75004 Paris
tel. 01 42721016
www.musee-hugo.paris.fr
metro: Saint Paul (l. 1) o Chemin Vert (l. 8)
Aperto tutti i giorni dalle 10 alle 18, tranne lun. e festivi
Entrata gratuita per le collezioni permanenti
Mostre temporanee: tariffe diverse secondo la mostra.
La mostra all’Hôtel de Ville Paris au cinéma
Gratuita e aperta tutti i giorni tranne dom. e festivi dalle 10 alle 18.
di Marcella Trapani