Parisi, comincia l’avventura
Giugno 28, 2002 in Sport da Enrico Zambruno
E’ arrivato in punta di piedi, senza che nessuno se lo aspettasse. Predica tanto lavoro, cercherà di far crescere la squadra in palestra con armonia, tentando di plasmare un gruppo che, per otto dodicesimi, rimarrà il medesimo della stagione passata. Carlo Parisi, il nuovo allenatore della De Tommasi Technites Chieri, calabrese doc residente a Novara, ha voglia di ricominciare un’altra avventura, la terza, dopo le belle esperienze di Messina e Roma.
Ora è ufficiale, è il nuovo tecnico della De Tommasi Technites Chieri. Come e quando è stato contattato dalla dirigenza collinare?
E’ stato un contatto breve, nel giro di dieci giorni abbiamo deciso tutto. La dirigenza di Chieri si è subito dimostrata molto entusiasta con me, prima telefonicamente e poi di persona Sono molto contento di questa scelta: avevo anche la possibilità di rimanere a Roma, con la quale comunque mi dovevo accordare, ma la De Tommasi mi ha fatto una proposta subito interessante. E poi non mi dispiace avvicinarmi a casa, visto che ho residenza a Novara.
Come primo anno a Chieri, come pensa che possa essere la vostra prossima stagione?
La voglia di ben figurare c’è, ed è anche tanta. Per raggiungere gli obiettivi societari bisognerà lavorare sodo, con umiltà impegnandosi ogni giorno di più. La serie A2 è in campionato difficile, insidioso nel quale bisogna stare sempre all’erta. Lo dimostra anche il mercato attuale, che è fermo: formazioni e rose si sapranno unicamente a ridosso delle prime gare stagionali.
Lei ha preso il posto di Giuseppina Tibaldi, che al primo colpo con una squadra di calibro ha raggiunto la promozione. Pensa che potrà essere una sua valida collaboratrice nel caso decidesse di rimanere come secondo allenatore?
Giuseppina Tibaldi ha svolto lavoro, trainando la squadra verso la serie cadetta. Mi farebbe piacere che rimanesse nello staff della De Tommasi, con le sue conoscenze potrebbe essere di aiuto per il duro lavoro che ci attende. Ma la scelta finale spetta a lei.
Le hanno parlato dei tifosi, che nella promozione appena conquistata sono sempre stati presenti e vicini alla squadra, anche nelle trasferte più scomode?
Si, me ne hanno parlato, e non posso che essere contento che l’affluenza di pubblico a Chieri sia notevole. Solo un anno a Messina ho allenato una squadra con tanti supporters, poi, soprattutto a Roma, (troppo dispersiva e legata al calcio) c’erano nel palazzetto sempre le solite facce affezionate.
Che cosa promette ai suoi nuovi tifosi?
Il massimo impegno e grande umiltà, che cercherò di trasmettere a tutte le mie atlete fin dal nostro primo incontro.
di Enrico Zambruno