Passaggio in India
Novembre 7, 2008 in Spettacoli da Roberto Canavesi
TORINO – Luci ed ombre per il “Passaggio in India” che Federico Tiezzi firma per la Compagnia Sandro Lombardi nell’allestimento in scena alle Fonderie Limone per la stagione dello Stabile: testo simbolo per la stagione del colonialismo imperialistico inglese, il romanzo di Edward M.Forster ha incarnato, tanto più nella versione cinematografica di David Lean, il tentativo di instaurare un ponte tra due opposti mondi e culture. L’Occidente inglese e l’oriente indiano, la “guerra fredda” che i sudditi di Sua Maestà conducono contro gli indiani in un contesto umano e sociale, assai contraddittorio, segnato profondamente da razzismo e diffidenza: servendosi dell’adattamento teatrale di Santa Rama Rau, nella traduzione dello stesso Lombardi, Tiezzi ambienta la vicenda in una scena dal forte impatto cromatico e dominato dalla presenza di mappamondi e carte geografiche, ora circolo privato, ora salotto di casa. In questi spazi si muovono Mr.Fielding, l’elemento trait d’union tra l’Oriente e l’Occidente, il medico indiano Aziz e le due donne, Mrs. Moore e Miss Quested, ques’ultima causa scatenante di uno scandalo che rischia di avere gravissime ripercussioni per l’esistenza del dottor Aziz: come in un meccanismo di scatole cinesi, una vicenda di natura privata, Miss Quested prossima alle nozze è letteralmente travolta dal fascino “esotico” del dottor Aziz, si inserisce all’interno di un contesto più generale che pone di fronte allo spettatore la netta contrapposizione tra inglesi ed indiani, spia di un malessere ancor più generale, sembra suggerirci l’autore, legato all’ancestrale rischio di uno scontro tra civiltà.
La scelta interpretativa evidenzia però un eccessivo didascalismo, con il pregevole cast di attori di continuo costretto a movenza burattinesche in un impianto recitativo fissato in “istantanee” di matrice fotografica e cinematografica: e se nulla si può obiettare sulla prova di Graziano Piazza, Sandro Lombardi, Giulia Lazzarini, Debora Zuin e Massimo Verdastro, resta il rammarico per due ore abbondanti di spettacolo in cui una maggior “libertà” per gli attori, non costretti a divincolarsi all’interno di rigidi cliché espressivi, avrebbe a nostro giudizio rappresentato un significativo valore aggiunto.
Alla fine molti gli applausi, si replica fino a domenica 9 novembre
“Passaggio in India” di Santa Rama Rau dal romanzo di Edward M.Forster. Regia di Federico Tizzi.
Moncalieri, Fonderie Teatrali Limone, fino a domenica 9 novembre.
di Roberto Canavesi