Pensavo fosse Bach
Marzo 19, 2010 in Spettacoli da Stefano Mola
Pensavo fosse Bach è il titolo dello spettacolo con cui Mario Brunello sarà, Lunedì 22 Marzo al Teatro Regio, per la stagione 2009-2010 dei Concerti (inizio alle ore 20:30).
Abbiamo detto spettacolo, e non semplicemente concerto. Certo, il prestigioso musicista eseguirà due delle celeberrime suites che il musicista di Eisenach ha dedicato al violoncello, per la precisione la Quarta e la Quinta. Ma non solo.
Che cosa vuol dire, Pensavo fosse Bach? Che cosa ne sappiamo noi davvero di quest’uomo che ebbe ben venti figli, che costruì un titanico corpus musicale riuscendo a coniugare fantasia e razionalità? Che portando la sua arte fino alla sua astrazione estrema con l’Arte della fuga, una partitura che non prevede indicazione di strumenti?
Ad aiutarci in un percorso che in qualche modo ci porti ad avvicinare il mistero di un uomo una voce registrata, quella di Vinicio Capossela. Già questo solo basterebbe ad elevare il tasso di suggestione. Pensate alla voce profonda e roca di Vinicio, una voce che talora di primo acchito sembrerebbe trovare le parole quasi per caso, estraendole da regioni oscure, dove l’inciampo e il marginale la fanno da padroni. Pensate anche alla sua gioia infantile e carnale.
Difficile immaginare qualcosa di più lontano da una musica che rende evidente la natura geometrica del mondo. Eppure forse proprio per questo, per la sua contiguità con il mistero, la voce e la mente di Vinicio sapranno lanciarci suggestioni e storie, soprattutto storie, portandoci a sfiorare in maniera inedita il compositore tedesco.
Aggiungiamo una scena essenziale in cui presenziano elementi platonici quali alcuni cubi, solidi che Platone associò all’elemento Terra e che Ficino accostò al tatto. E Platone ci rimanda all’immagine della caverna, alle idee bachiane proiettate mentre nella sua profondità buia siede Vinicio inseguendo i suoi pensieri.
E potremo ascoltare suoni analogici (quelli del violoncello di Brunello) mescolati a suoni registrati (come quelli di un pianoforte nell’esecuzione della versione armonizzata da Schumann della Sarabanda dalla Quinta suite di Bach) e campioni digitali. E la musica di un compositore dei giorni nostri, Alexander Kneifel (russo, classe 1943, due pagine per 2 violoncelli e 2 voci – anche queste registrate – dal suo Lux Aeterna), che s’incrocia con quella di Johann Sebastian.
Insomma, non credo ci sia bisogno di dire molto di più. C’è soltanto mettere nelle gambe la curiosità, e andare ad ascoltare.
Segnaliamo inoltre che il giorno del concerto alle ore 13:30 Mario Brunello terrà una conferenza concerto alla Facoltà di Architettura. La lezione è aperta a tutti e l’ingresso è libero.
Pensavo fosse Bach
Idea e progetto di Saul Beretta e Mario Brunello.
Regia di Francesco Frongia, regia del suono e live electronics di Massimo Mariani.
Musiche di Johann Sebastian Bach e Alexander Kneifel
Posti a € 25 (ridotti € 20).
Agevolazione per gli under 30, con una riduzione a € 8.
Teatro Regio, Lunedì 22 Marzo, ore 20:30
di Stefano Mola