Piccoli campioni crescono
Novembre 23, 2001 in Sport da Federico Danesi
Sognare è facile quando si hanno solo 12 anni. Il sogno di Iacopo Sanfilippo è granata, si chiama Torino. A sette anni il primo provino, il primo esame passato subito, e una carriera da costruire gradino dopo gradino, per arrivare un giorno ad essere come i suoi idoli, Paolo Maldini e Roberto Carlos.
Sì, perché Iacopo gioca a sinistra, quello che nel calcio moderno viene definito cursore di fascia. Per il momento il suo palcoscenico è il campo Lamet, dove giocano gli Esordienti “Fair Play” allenati da Sannino, in attesa di crescere e trovare uno sbocco in Prima Squadra, l’obbiettivo di tutti quelli che partono sin da piccoli a masticare calcio.
Una breve parentesi in bilico con il nuoto e poi la decisione, quella di correre dietro (insieme) ad un pallone. In questo gli è stato vicino il padre Corrado, ex discreto calciatore con esperienze in categorie minori del torinese: “Ha subito dimostrato una grande passione – confessa – e noi l’abbiamo assecondato, anche perché ha dimostrato di poter reggere bene il doppio impegno, tra scuola e sport”.
La priorità per la famiglia Sanfilippo, come dovrebbe essere per tutte, è proprio lo studio. Seconda media al mattino, allenamenti (tre volte alla settimana per sei ore complessive) al pomeriggio, più la partita nel fine settimana. Quando non c’è il campionato, spesso si giocano tornei. Insomma, un bell’impegno.
La soddisfazione più grande? E’ lo stesso Iacopo che risponde: “Qualche settimana fa al Delle Alpi. Il Toro giocava contro il Perugia. Ferrante calcia la punizione e segna, si fa di corsa tutto il campo per venire ad esultare sotto la Maratona e prima di rientrare in campo mi batte un cinque. E’ stata un’emozione fortissima”. Per il momento può bastare così.
di Federico Danesi