Pietro D’Agostino
Marzo 22, 2004 in Pietro d'Agostino da Redazione
Pietro D’Agostino è nato a Taormina e ha frequentato la più prestigiosa Accademia Culinaria della Sicilia. Nel 1992, a soli 20 anni, ha iniziato la sua carriera internazionale presso l’Hyde Park Hotel di Londra nella brigata del Ristorante italiano. In questo albergo nel 1993 ha partecipato alla realizzazione di un importantissimo banchetto per la regina Elisabetta e tutti i Reali inglesi.
Nel settembre 1994 ha fatto parte dello staff che ha riaperto l’Hotel Eden di Roma e nel 1995 del team che ha inaugurato il Grand Hotel Costa Esmeralda, uno degli alberghi più importanti del Costa Rica, situato al centro del vastissimo parco naturale Manuel Antonio. Nel 1996 è stato responsabile del Ristorante italiano del The Dorchester Hotel, in Park Lane a Londra, albergo che ha tra i suoi ospiti abituali più illustri il Sultano del Bruney, per il quale Pietro D’Agostino ha preparato banchetti raffinatissimi. Una curiosità: il Sultano richiede il ristorante a disposizione 24 ore su 24.
Nel 1998 è stato nominato responsabile del Ristorante italiano della Disney Cruise Line (Walt Disney World Group), in Florida, frequentato dai più importanti uomini politici d’America. Nel 2000 Pietro D’Agostino è diventato l’Executive Chef del Ristorante Torpedo dell’hotel Le Meridien Lingotto di Torino: un albergo importante rispetto al territorio, ma anche una realtà internazionale di altissimo livello marchio Le Meridien. Con la Brigata Torpedo ha cucinato abitualmente per i giocatori e per lo staff dirigenziale della Juventus.
Durante il Salone del Gusto edizione 2000 Pietro D’Agostino ha ospitato i più illustri Chef internazionali, esplorando con loro ricette di grande originalità. Con Cheong Liew, proveniente dall’Hilton di Adelaide in Australia, ha sperimentato il menu ‘fusion’, che ricerca soluzioni culinarie nuove per palati sofisticati attraverso l’abbinamento di sapori orientali e occidentali. Con Mamoru Sugiyama di Tokio, che rappresenta il gotha del sushi in Giappone, ha creato una sorta di gemellaggio per realizzare delle esperienze insieme in futuro. Con Gaetano Trovato del ristorante Arnolfo di Colle Val d’Elsa, due stelle Michelin, ha sperimentato la cucina tradizionale rivisitata dalla creatività di un grande. Con il californiano Steve Litke, infine, ha incontrato singolari ricette americane: dal piatto di bisonte ai tipici formaggi caprini. Le serate di apertura e di chiusura di questa importantissima manifestazione sono state curate proprio dallo Chef del Ristorante Torpedo: due banchetti eccezionali per ospiti illustri, appunto. Per Mario Vargas Lyosa, il grande scrittore presente a Torino per la Scuola Holden e la Casa editrice Einaudi, ha creato uno speciale menu a base di prodotti del territorio.
Pietro D’Agostino ha partecipato a più edizioni del ‘Salon des Saveurs’ di Parigi come responsabile dei menu-degustazione dei prodotti tipici del Piemonte per l’Associazione Ca’ di Amis, Ristoranti della Tavolozza. Nel 2001 è stato invitato a far parte del gruppo degli Chef d’Albergo che hanno realizzato la cena di gala della presentazione a Sanremo della ‘IX Edizione della Tavolozza gastronomica delle Regioni 2001’.
Per “Eurochocolate 2001”, manifestazione che si tiene annualmente a Torino, ha tenuto due laboratori di cucina al cioccolato. Durante “La Fiera del libro” ha realizzato una ‘cena siciliana’ per Siciliani illustri’: Dacia Maraini, Andrea Camilleri e Marcello Sorgi sono stati ospiti dello Chef Pietro D’Agostino che ha proposto loro un menu completamente siciliano, anche nella presentazione: “I Sapuri da Sicilia ‘incontranu u Piamunti’” per gustare piatti dai sapori straordinari. Un banchetto preparato con grande maestria e cura dei dettagli che ha entusiasmato i prestigiosi commensali.
Durante l’estate Pietro D’Agostino ha tenuto a Boston alcuni corsi di cucina italiana ed è stato consulente per la cucina italiana di un’importante compagnia greca di Navi da Crociera.
Nel 2002, dopo aver lasciato uno dei più prestigiosi alberghi d’Italia, Le Meridien Lingotto di Torino, ha diretto a Taormina, sua terra natia, un team di 14 cuochi presso il Ristorante Gattopardo del Grand Hotel Mazzarò Sea Palace, il più rinomato 5 stelle lusso della Perla dello Jonio, nell’incantevole baia di Mazzarò. Un Hotel con 88 camere di cui 6 suites imperiali con piscina privata, un salone delle feste ed un bellissimo centro SPA, di proprietà di una nobile famiglia catanese.
Nel 2003 Pietro D’Agostino, per la Borsa Internazionale del Turismo, si è recato a Phoenix, in Arizona, città gemellata con Catania, come rappresentante della cucina siciliana per la regione Sicilia e la città di Catania. In questa veste ha partecipato a diverse serate di Gala e ad importanti programmi televisivi. Alle serate hanno preso parte illustrissimi ospiti come il governatore dell’Arizona, vari Senatori, Ambasciatori, Sindaci e delegati degli Stati americani.
Dopo un peregrinare lungo oltre dieci anni, Pietro D’Agostino a fine 2003 ha coronato il suo grande sogno, quello di tornare da protagonista assoluto nella sua terra con un locale suo, dove potersi giocare senza ambiguità le chance di arrivare a conquistare le famose stelle del firmamento culinario (e per scaramanzia non diciamo altro…).
La sua grande esperienza permette al pur giovane chef Pietro di avere le carte in regola per proporsi all’attenzione degli esperti della Cucina d’Autore con il suo nuovo locale, “La Capinera”.
Si tratta di un progetto enogastronomico di grande qualità: il ristorante La Capinera propone una prestigiosissima cucina del territorio, elaborata però con una creatività intelligente e innovativa. La volontà di Pietro D’Agostino nell’emergere in un paesaggio sempre più propositivo si presenta quindi nel rispetto della tradizione che fa del nostro paese un luogo di eccellenza culinaria in senso assoluto.
Pietro è sempre alla ricerca di prodotti di nicchia, vista la sua formazione e la sua passione per gli alimenti naturali e biologici, prodotti che in Sicilia può trovare tutto l’anno, come la ricotta e i formaggi dei Monti Nebrodi, il salame di Brolo, le lenticchie di Ustica, i capperi di Salina, le mandorle di Noto, il cioccolato di Modica, nonché oli e vini straordinari. I suoi menù offrono una vasta scelta di prodotti secondo la stagione e il mercato. Non mancano le pietanze senza glutine, vista la continua evoluzione delle intolleranze alimentari, né mancano selezionati menu vegetariani. Per eventi particolari e ricevimenti d’élite in ville private o dimore storiche è possibile usufruire di un esclusivo servizio di catering.
di redazione