Più alto del mare
Agosto 29, 2012 in Libri, Primo Piano da Benedetta Gigli
Titolo | Più alto del mare |
Autore | Francesca Melandri |
Editore | Rizzoli |
Pagine | 240 |
Prezzo | 17,00 € |
Due esistenze a prima vista lontanissime si
intrecciano una notte, in un luogo forte e duro, il carcere di massima sicurezza dell’Asinara. Ecco il nucleo del romanzo con cui Francesca Melandri è entrata nella cinquina del Premio Campiello 2012.
Lei è Luisa, moglie di un pluriomicida. Lui è Paolo, padre di un giovane brigatista, carico d’un fardello criminale altrettanto pesante. Il punto di contatto è qui, nel carico di violenza e di dolore che come un cielo greve cancella l’orizzonte di chi è familiare d’un detenuto. Ma gli inizi dei percorsi che li hanno portati fin lì sono invece lontanissimi: Paolo è un professore di filosofia, tormentato dal senso di colpa di essere stato un cattivo maestro; Luisa è una contadina con cinque figli a carico. Violenza e dolori che abitano sfere diverse, quella di Paolo è anche pubblica, politica; quella di Luisa è prima quella privata e personale della vittima.
Paolo e Luisa si incontrano sul traghetto che li porta all’isola, dove saranno costretti a rimanere
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La scrittura di Francesca Melandri si muove in questo groviglio con una delicatezza sorprendente, andando avanti e indietro tra il presente e il passato dei personaggi. Una prova davvero difficile e interessante, che la scrittrice supera con notevole bravura.