Pluto
Dicembre 15, 2011 in Net Journal, Spettacoli da Redazione
Il 16 e 17 dicembre alle ore 21 nei locali della Cavallerizza Reale di Via Verdi, a Torino, l’Accedemia dei Folli presenta Pluto di Aristofane con e per la regia Carlo Roncaglia.
Che cosa accadrebbe se il dio della ricchezza, divenuto cieco e ingiusto nella distribuzione delle risorse, riacquistasse la vista? La risposta, surreale e vagamente pessimistica, si snoda tra guizzi di comicità e battute mordenti, molto attuali, scritte da Aristofane e oggi riprese e messe in scena da un gruppo di giovani .
Il “Pluto” è l’ultima commedia di Aristofane e si apre mettendo a fuoco subito il tema principale: la rilevanza, la centralità del denaro. Per oltre duecento versi viene proclamato e ribadito che il mondo si regge sul denaro: viene palesato, senza ombra di dubbio, che religione, amore, gloria, vittoria non dipendono che dai soldi, perché il denaro è in campo umano e in campo divino la chiave che disserra ogni porta. E viene demolita la convinzione che esistano altri valori e altre forze al di là del denaro. Un’indagine sul potere del denaro e allo stesso tempo una favola amara. Un’utopia o piuttosto un sogno.
Accademia dei Folli ha voluto confrontarsi con una scrittura tanto antica che esprime un concetto però tanto attuale, soprattutto nel mondo di oggi dominato dal mercato finanziario e dalle immense ricchezze concentrate in poche mani. Immaginare una più giusta distribuzione delle ricchezze… sovvertire la società per abolire la povertà e la schiavitù. Una favola appunto. La commedia di Aristofane è qui un pretesto per evocare un mondo capovolto. Una visione talmente fugace da non riuscire a resistere neppure nel breve tempo di una rappresentazione teatrale!
Nel Pluto di Aristofane, interi passaggi sono cantati, quasi una sorta di proto-cabaret. Il nostro Pluto è interamente costruito su una partitura musicale che, riarrangiando brani dei Pink Floyd, di Kurt Weill, di blues e di jazz, crea un caleidoscopico gioco di incastri, di rimandi
e citazioni per analogia o contrasto, in un continuo alternarsi di comicità, poesia e dramma. Una sorta di suite burlesque molto pop. Pop perché è proprio del popolo che si parla.
Lo spettacolo è promosso da Codici Sperimentali è una nuova realtà dinamica e giovane nel panorama teatrale nazionale, nata per promuovere e distribuire spettacoli teatrali. L’Associazione nasce dall’incontro tra Valentina Pollani e Roberta Calia, entrambe operanti nel settore teatrale da più di dieci anni, che hanno deciso di collaborare unendo le esperienze acquisite al fine di realizzare un progetto volto alla promozione di artisti e compagnie meritevoli. Troppo spesso ci sono spettacoli prodotti da giovani compagnie che rischiano di finire nel dimenticatoio dopo poche repliche. L’Associazione intende valorizzarli e dar loro la visibilità che meritano ragionando in un’ottica di progetto e creando una rete tra le compagnie.