Quelli che ti vogliono bene
Giugno 1, 2010 in Libri da Cinzia Modena
Titolo: | Quelli che ti vogliono bene |
Autore: | Etienne Davodeau |
Casa editrice: | Casa Editrice Q Press |
Prezzo: | € 9,90 |
Pagine: | 48 |
Giugno 2010. Abbiamo appena finito di assistere ai festeggiamenti nelle piazze per la coppa internazionale conquistata dall’Inter e ci si sta già apprestando studiare il calendario delle partite dei mondiali che si terranno in Sudafrica tra pochi giorni. Nell’attesa capita di incrociare letture a tema. Sportive. Magari grafic novel. Europee. Come nel caso di “Quelli che ti vogliono bene” scritto e illustrato dal francese Etienne Davodeau e portato in Italia dalla Casa Editrice Q Press. Sfogliandolo velocemente sembra divertente. Dialoghi accesi, scene madri e primi piani che suscitano totale ilarità. Dalla successione delle inquadrature il ritmo deve essere serrato. Il tema è il calcio, come illustrato dalla copertina e come ben spiegato in quarta di copertina Perchè il portiere decide di fare autogol nella finale di coppa?.
Ci si appresta a leggere questa storia come un fumetto e ci si trova altrove. In 48 pagine si svolge una storia nella storia molto intensa che porta a fermarsi ogni tanto. Per riflettere. Per capire se si è afferrato bene il senso. La vita è piena di imprevisti e i protagonisti dell’albo ne sono vittime e artefici in modo accidentale o del tutto consapevole. I francesi sono i migliori, recita la cronaca sportiva della finale di coppa. Francia contro Italia. La posta è alta: il titolo di campioni d’Europa! Manca poco più di qualche secondo al termine. In dieci sequenze raccolte in prima pagina quello che sembra ovvio, cessa di esserlo. Si gira pagina ed ecco lo shock che rende muti tutti e rallenta il respiro. Il numero 1, il portiere della Francia, fa autogol. Silenzio sugli spalti. Impossibile. Perché?
L’autore ci fa tornare indietro di due settimane. Agli allenamenti della squadra francese. Ai suoi beniamini, ai suoi reporter, ai tifosi e ai fan come quella signora che ogni giorno attende una risposta fiduciosa.
Il titolo è emblematico quasi un punto di partenza: è la forza trainante che porta le persone le più differenti e che vivono in contesti diversi a mettere in atto certe azioni sotto il migliore auspicio. E se poi qualcosa interferisce e genera il caos?
Etienne Davodeau guarda dentro il mondo del calcio da tre punti di vista. Il calciatore, il tifoso che va allo stadio, il fan. E di contorno inserisce un po’ di, per così dire, gramigna: il giornalista d’attacco, quello dello scoop a tutti i costi. Un elemento che non viene tenuto molto in considerazione da nessuno dei protagonisti. Ma fa audience.
Cosa si nasconde dietro quell’autogoal?
Cosa succede a un calciatore se passa dalla massima celebrità e successo sportivo alla stalla, in circostanze anomale, senza che la sua volontà sia ascoltata e rischiando anche di morire in modo stupido?
Cosa succede a una coppia di anziani un po’ malata che riesce a realizzare il sogno di cenare con la star ma poi disturbata da un amico un po’ “esuberante”?
Cosa non farebbe un tifoso per andare allo stadio? E se poi si trova ad aiutare un suo beniamino?
“Quelli che ti vogliono bene” è una storia assurda ma poggia sulle azioni, di fatto possibili, di persone qualsiasi. Come noi, in fondo. Una storia dentro la storia in cui le strade di protagonisti diversi finiscono per incontrarsi in pericolosi incroci. Si seminano feriti, morti, litigi, massime manifestazioni di amicizia e amore. E l’autore sembra chiedersi: tutto questo ha senso? Ci sono davvero passioni tali da cambiare il nostro modo quotidiano di agire e di reagire ai casi della vita? Non c’è risposta, se non alla domanda iniziale sul perché mai abbia vinto l’Italia grazie a quell’autogoal.
di Cinzia Modena