Ragazze nelle lande scoperchiate del fuori

Marzo 8, 2009 in Spettacoli da Redazione

Rapiti come dal canto delle sirene, si può star seduti ad ascoltare la regina del monologo trattare di qualsiasi argomento. Abilissima oratrice dalla voce armoniosa e dalla presenza scenica di un’eleganza senza pari, Lella Costa, amata in modo del tutto eccezionale soprattutto dal pubblico femminile, torna al Teatro Colosseo il 10 e 11 marzo per regalare una serata gradevole, intellettualmente stimolante, uno spunto di riflessione.

Sì, perché mai come oggi c’è bisogno di riflettere… E allora lasciamoci guidare da una sublime ars oratoria, che si intreccia al genio della regia di Giorgio Gallione che cura lo spettacolo e alle musiche di Stefano Bollani, per sondare quel simpatico, strambo, complesso ed attraente universo femminile: partiamo da esempi leggendari e poi storici per ricostruire un filo logico sui vizi e le virtù, i sentimenti che animano queste creature che da sempre determinano il destino del mondo.. per capirle e per capirci meglio, per proteggerle ed imparare a proteggerci da sole… ma soprattutto per riflettere sull’Amore.

Lella Costa

Lella Costa non è figlia d’arte, anche se d’arte visse e vive; non ha un nome d’arte, e se di arte un pochino forse, ormai, ne ha, di parte continua a interpretarne ostinatamente una: se stessa. Subito dopo gli studi universitari e il diploma all’Accademia dei Filodrammatici (con tanto di medaglia d’oro), inizia a lavorare con Massimo De Rossi, per approdare, nel 1980, al suo primo monologo, scritto da Stella Leonetti: Repertorio, cioè l’orfana e il reggicalze. Inizia così a proporre autori contemporanei (tra cui Renzo Rosso e Mrozek), a frequentare la radio, ad avvicinarsi al teatro-cabaret con un altro monologo di Patrizia Balzanelli (1985). Nel marzo del 1987, debutta con il primo spettacolo di cui è anche autrice, Adlib, cui seguirà Coincidenze.

”Mi piace seguire alcuni fili di narrazione, che spesso coincidono con degli autori – Shakespeare, Eliot, Calvino. E se Alice finiva con una premonizione inconsapevole (“se c’é un tempo per dormire e uno per morire-forse c’é anche un tempo infinito per sognare”), Amleto cominciava con una sorta di parafrasi dello stesso celeberrimo verso (“Esplodere o implodere, questo é il problema”). Calvino, appunto. E ancora da Calvino, attraverso la citazione appassionata che me ne ha regalato un’amica pittrice, ha cominciato a prender forma questo nuovo spettacolo: da quella sua Euridice “altra”, che sotto lo sguardo protettivo e vagamente ottuso di un uomo assai potente – un dio, nientemeno – che proprio non se ne fa una ragione, si ostina a voler abbandonare la sicurezza di una casa per avventurarsi nelle “le lande desolate del fuori”.

(Lella Costa).

MAGGIORI INFORMAZIONI

Ragazze nelle lande scoperchiate del fuori


di L. Costa, M. Cirri, G. Gallione

scena e videografica di Paolo Bazzani

costume di Antonio Marras

regia Giorgio Gallione

musiche Stefano Bollani

luci di Marco Elia

Poltrona € € 25,50

Poltronissima € 25,50

Galleria € 21,50

Biglietteria – via Madama Cristina 71 – Torino

Dal lunedì al sabato dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.00

Il Teatro Colosseo è punto vendita Ticket One

www.teatrocolosseo.it

tel. 011 6505195

di Redazione