Riapre il Museo dell’Automobile
Marzo 8, 2011 in Attualità da Benedetta Gigli
L’auto è cultura, e ciò nel vero senso antropologico del termine. Più che esporre semplicemente le sue auto, il Museo vuole raccontare al visitatore la leggenda dell’automobile
François Confino
Sarà il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, il 19 marzo, a inaugurare il nuovo allestimento del Museo Nazionale dell’Automobile di Torino, che il pubblico potrà visitare dal 20 marzo. Il 2011 sarà un anno significativo per Torino e per l’Italia: 150 anni fa veniva istituita nel capoluogo piemontese la prima capitale del neonato stato italiano, dove vi rimase fino al 1865, mentre 51 anni fa nasceva il primo Museo Nazionale dell’Automobile di Torino, che oggi riapre per essere il museo di tutti, dedicato non solo agli appassionati ma anche ai giovani e ai bambini.
Un’esperienza che racconta l’intero percorso dell’automobile, dalla produzione all’uso come mezzo di trasporto di massa, diventato il simbolo di una delle più importanti tradizioni nazionali. Torino capitale italiana dell’automobile: dall’industria al design, dalla progettazione all’ingegnerizzazione, dai centri di ricerca alla produzione.
Per il capoluogo piemontese l’automobile non è solo un fatto produttivo ma un fenomeno culturale e sociale valorizzato ed espresso nel nuovo allestimento del MAUTO, che vanta una delle collezioni più rare ed interessanti nel suo genere con quasi 200 automobili originali di 80 diverse marche comprendenti un periodo che va dal 1769 al 1996: 19000 mq che raccontano la storia dell’automobile ma anche quella di una cultura e di una società attraverso un percorso unico al mondo per linguaggio e per patrimonio.
Il suo aspetto, contemporaneo e avveniristico, è stato progettato e ideato dall’architetto Cino Zucchi, mentre l’innovativo spazio espositivo è firmato dallo scenografo François Confino, che a Torino ha già allestito il Museo del Cinema.
All’esposizione museale si aggiungono uno spazio eventi, un centro congressi, un centro di documentazione oltre al centro didattico, al bookshop e alla caffetteria e ristorante.
Per maggiori informazioni vi rimandiamo al sito.
di Benedetta Gigli