Riccardo III
Settembre 26, 2011 in Spettacoli da Barbara Novarese
Riccardo III al Parco della Mandria di Venaria Reale, per la VII edizione di Teatro al Naturale. Recensione dello spettacolo che si è tenuto dal 21 al 24 settembre.
Chi era Riccardo III?
Era l’ultimo degli undici figli del duca di York e pretendente al trono d’Inghilterra. Divenne Lord Reggente il 06 luglio 1483 e morì nella Battaglia di Bosworth Field il 22 agosto 1485.
I tratti del suo profilo, sia fisico sia psicologico, lasciano parecchio spazio all’interpretazione soprattutto a causa dell’opera teatrale che William Shakespeare stilò intorno al personaggio. Voci contrastanti lo dipingono puro e al tempo stesso peccatore, innocente ed insieme colpevole ma Shakespeare sembra non avere dubbi: Riccardo III era astuto, mendace e crudele.
In assonanza alla tradizione, i compagni di Viaggio ridisegnano i momenti salienti dell’ascesa politica di Riccardo, sottolineandone gli aspetti più machiavellici che lo portarono prima ad una fragile vittoria e poi alla sconfitta definitiva.
Tra ironia e tragici eventi, si assiste ad una sequenza di scene ben costruite intorno ad un palcoscenico d’eccezione: la villa dei laghi della Mandria che da sola riesce a riprodurre atmosfere d’altri tempi. Dalla corte alla sala da pranzo, dalla biblioteca al giardino in riva al lago…i personaggi si alternano con precisione chirurgica, coinvolgendo gli spettatori in un itinerario di forte impatto sensoriale. La gestualità e l’espressione mimica si rivelano molto curate, la musica suonata dal vivo si diffonde dolcemente tra le stanze producendo un’originale percezione acustica, i giochi di luce, scelti per gli atti recitati all’esterno, conferiscono mistero ed originalità allo spettacolo.
Adattamento e regia: Dario Cirelli
con: Riccardo Gili, Marzia Scala, Costanza Maria Frola, Riccardo De Leo, Dario Cirelli
musiche eseguite dal vivo dagli allievi del Master tenuto da Architorti: Matteo Chialva, Bianca Rivbetto, Ester Bano, Simone Malan, Matteo Giai
musiche: Marco Robino e Marco Gentile
costumi: Agostino Porchietto
scene e luci: Marco Ferrero e Davide Rigodanza
di Barbara Novarese