Ritorno dal passato
Luglio 21, 2002 in Libri da Sandra Origliasso
Gianna Baltaro “Ritorno dal passato”, Edizioni Angolo Manzoni, pp. 224, Euro 13.43
In un hotel al Sestriere è stata organizzata un sfilata di pellicce, dove parteciperanno tutte le personalità più importanti del settore. La gente si riunisce alla sera in una gradevole sala in stile anni trenta, intrattenendosi a parlare dei fatti occorsi nella giornata. Tuttavia in questo clima ovattato si nasconde un assassino che tornato dal passato, è pronto a colpire chi voglia ostacolare i propri piani. Quello che sembrerebbe un film thriller ad alta tensione, è in realtà il decimo romanzo giallo di Gianna Baltaro che ha raggiunto, grazie al raffinato congegno di tutte le sue vicende, una larga fetta di pubblico.
La prima immagine da cui parte il libro, la copertina, sembra fatta apposta per evocare alla mente l’indagine che il commissario Martini svolge tra l’ambiente altolocato degli allora nascenti impianti sciistici e una Torino dimessa, che porta scritta sulle facciate dei palazzi di Porta Palazzo, le storie minute di personaggi e di avvenimenti importanti per la città.
Infatti l’autrice, non manca di metterci a parte di importanti cenni storici riguardanti i mercati, gli alberghi e l’interessante invenzione di Francesco Cirio, che scoprì la tecnica della fabbricazione per i pelati in scatola. Il contesto in cui si muove con grande intelligenza Martini è come sempre ingarbugliato, ricco di ovvi indizi e di fitti misteri, che il commissario riuscirà a ricostruire, pagina dopo pagina, solo usando la sua sorprendente umanità. Parallelamente anche la narrazione segue un principio narrativo razionale, che conduce la scrittrice a non indulgere in ampie divagazioni, che lascia, crediamo per una scelta consapevole, all’immaginazione del singolo lettore, per centrare tutto sull’azione dei personaggi che nell’uscire di scena conservano, anche nell’evidenza dell’assassinio, quella compostezza signorile che permette di togliersi il cappello e sorridere amichevolmente, mentre un’ombra che appare alle spalle colpisce con la mannaia, rubando l’ultimo respiro.
di Sandra Origliasso