Rivincita a Toronto per Baaria di Giuseppe Tornatore
Settembre 20, 2009 in Cinema da Pierluigi Capra
Alla Mostra del Cinema di Venezia Baaria, non ha vinto nulla, ma ha conquistato il Festival di Toronto, guadagnandosi 10 minuti di applausi.
Scrive l’Ansa che i due protagonisti Francesco Scianna e Margareth Madé, sono stati assediati a lungo da spettatori e fotografi al festival canadese. Anche il regista Brian De Palma, presente in sala alla proiezione, si è detto entusiasta dell’opera del regista siciliano.
Il film di Tornatore prodotto da Medusa, si è preso dunque una bella rivincita! Verrebbe da dire “Nemo propheta in patria”. Snobbato dalla Giuria e anche da parte del pubblico al Lido di Venezia, è stato venduto in molti paesi del mondo tramite la Summit Entertainment.
Un film corale, una commedia piena di ironia rafforzata dalla comicità intrinseca di personaggi importanti: da Angela Molina a Beppe Fiorello, da Giorgio Faletti a Leo Gullotta, da Michele Placido a Nino Frassica, da Salvatore Ficarra a Valentino Picone, da Vincenzo Salemme a Aldo Baglio (senza Giovanni e Giacomo), poi Raul Bova, Angela Molino, Luigi Lo Cascio, Enrico Lo Verso, Donatella Finocchiaro, Laura Chiatti, Monica Bellucci, Lina Sastri, Nicole Grimaudo, Gabriele Lavia … piccoli ruoli, ma fondamentali nell’economia della narrazione. Racconta l’infanzia di Giuseppe Tornatore a Baaria.
Una Sicilia amata, sognata, vissuta, una serie di storie divertenti e drammatiche, amori e utopia, sentimenti, passioni e tensioni. La povertà atavica del Sud, l’ironia e l’inganno, l’amicizia e il tradimento. Le riprese sono durate sei mesi a Bagheria quartiere di Palermo e un anno alla periferia di Tunisi in una vecchia fabbrica dove è stata ricostruita fedelmente una parte di Sicilia.
Ci sono voluti sei mesi di lavoro solo per ricostruire corso re Umberto, la strada principale di Bagheria, 200 metri di strade secondarie, 104 ambienti diversi, la chiesa, con il suo piazzale sul quale si affaccia il Gran Bar, poco più in là i tabacchi, il barbiere, il cinema Vittoria, la carnezzeria. Un set tre volte più grande di quello di “Gangs of New York” fatto per Martin Scorsese a Cinecittà.
Una scenografia resa ancor più complessa dallo scorrere degli anni, il mercato del pesce è diventato l’ufficio delle Poste, la Topolino ha rimpiazzato le carrozze, e poi la Seicento con il bar Aurora che mostra la sua Faema d’epoca e le poltroncine d’alluminio. Archi luminosi e 1600 comparse solo per la processione di San Giuseppe. Al film hanno partecipano 20.000 comparse e circa 200 attori.
Protagonisti Mannina e Giuseppe, due attori giovani pressoché sconosciuti. Con un passato di modella Margareth Medé, 25 anni di Pachino, occhi verdi e un sorriso luminoso è al suo primo film, ha interpretato Mannina dai 20 ai 42 anni. Francesco Scianna, 26 anni, anche lui di Bagheria è stato scelto dopo 18 provini. Accademia d’arte drammatica a Roma e una passione per il cinema nata a 15 anni.
La musica del nuovo film di Tornatore è stata firmata ancora una volta da Ennio Morricone. Per la prima volta in un film italiano ci sarà una doppia lingua: il film sarà distribuito in dialetto di Bagheria in Sicilia, mentre nel resto del mondo, “da Reggio Calabria a Bardonecchia, sarà in italiano sporcato di siciliano”.
Un’intera comunità siciliana con i suoi amori e le sue speranze, i suoi sogni e le sue delusioni viste dall’occhio attento di Tornatore, attraverso tre generazioni dal 1910 ai giorni nostri. Ciccio Torrenuova poi il figlio Peppino fino ad arrivare al nipote Pietro.
Si vedono gli anni del Fascismo nei quali Ciccio, modesto pecoraio, trova il tempo per dedicarsi al suo mito: i libri, i poemi cavallereschi, i grandi romanzi popolari. Segue la stagione della fame della Seconda Guerra Mondiale, e quella dell’ingiustizia sociale del dopoguerra, il riscatto, l’impegno politico di suo figlio nel Partito Comunista. Il matrimonio con Mannina la nascita di 5 figli.
“Non è autobiografico, dichiara Tornatore, bensì un film personale, quello che si avvicina di più al Nuovo Cinema Paradiso. C’é nostalgia, anche malinconia e la risata che ti porta a riflettere, ci ricorda che la passione politica e civile è stata per tutti noi qualche cosa di positivo”.
Il film sarà nella sale italiane dal 25 Settembre 2009.
Foto di Corrado Corradi e Pierluigi Capra
di Pierluigi Capra