Salone del Gusto e il sapore di Toscana
Ottobre 17, 2010 in Enogastronomia da Redazione
Cari amici e amiche, l’appuntamento è di quelli da non perdere. Slow Food Toscana in collaborazione con il Salone del Gusto di Torino presentano una serie di appuntamenti assolutamente gustosi e istruttivi per tutti gli amanti della gastronomia nostrana e non solo. Le quattro giornate previste in cartellone, infatti, offriranno al pubblico non solo il “gusto italiano” ma anche un approfondimento sulla qualità culinaria di realtà vicine all’Italia, a partire dal primo incontro di giovedì 21 ottobre, che inaugura l’evento, presso lo Stand Regione Toscana, con la presentazione del nuovo Presidio del Formaggio d’alpeggio di Manrovo Reva della Macedonia in presenza del calciatore Goran Pandev e Piero Sardo, Presidente della Fondazione Slow Food per la Biodiversità ONLUS. Sono previsti inoltre tanti altri incontri, dibattiti, laboratori e seminari per gustare e conoscere meglio la nostra tradizione gastronomica oramai largamente apprezzata anche all’estero.
Il calendario con tutti gli appuntamenti della manifestazione lo trovate sul sito: www.slowfoodtoscana.it
PROGRAMMA IN SINTESI
Incontri previsti presso:
Stand Regione Toscana pad 2 stand R 161- Q 162
Presentazione del nuovo Presidio del Formaggio d’alpeggio di Manrovo Reva della Macedonia
Testimonial Goran Pandev (InterF.C.)
sarà presente Piero Sardo, Presidente della Fondazione Slow Food per la Biodiversità ONLUS
Presentazione Progetto Med.Laine a cura della Provincia di Grosseto
Sarà presente Enzo Rossi, Assessore provinciale allo Sviluppo Rurale
Ore 12,00
Presentazione Progetto “Rete di Terra Madre in Toscana”
Saranno presenti Gianni Salvadori, Assessore Regionale all’Agricoltura, Raffaella Grana, Presidente di Slow Food Toscana
Ore 17,00
Presentazione Progetto “Gusto Pulito”
Presentazione Progetto “Isole Slow”
saranno presenti Gianni Salvadori, Assessore Regionale all’Agricoltura, Roberto Burdese, Presidente Slow Food Italia, Raffaella Grana, Presidente di Slow Food Toscana
Sergio Chiacchella, Direttore Generale CoSviG (Consorzio per lo Sviluppo per le aree Geotermiche)
Ore 18,00
Presentazione Progetto “Cuochi per Terra Madre”
Saranno presenti Gianni Salvadori, Assessore Regionale all’Agricoltura, Carlo Petrini, Presidente Slow Food Internazionale, Raffaella Grana, Presidente di Slow Food Toscana, alcuni cuochi dei ristoranti e delle osterie toscanaeaderenti al progetto
Ore 12, 00
La Toscana e la rete di Terra Madre
Fin dal 2004 è organizzata Terra Madre Toscana – la prossima edizione si svolgerà dal 17 al 20 ottobre, in numerose località della regione – sostiene Presìdi e comunità in Africa, America Latina e nei Balcani. Nel 2008 ha inaugurato il Bistrot del Mondo a Scandicci e, a partire dal mese di dicembre, ospiterà in Maremma presso l’Azienda Agricola Regionale Alberese la sede ufficiale della Fondazione Slow Food per la Biodiversità.
Presentazione di queste iniziative, dei produttori coinvolti e dei progetti futuri.
PARLIAMO DEL MOVIMENTO SLOW FOOD
Slow Food è il movimento per la tutela e il diritto al piacere. Slow Food promuove, comunica e studia la cultura del cibo in tutti i suoi aspetti. La sua mission consiste nell’educare al gusto, all’alimentazione, alle scienze gastronomiche, nel salvaguardare la biodiversità e le produzioni alimentari tradizionali ad essa collegate: le culture del cibo che rispettano gli ecosistemi, il piacere del cibo e la qualità della vita per gli uomini e nel promuovere un nuovo modello alimentare, rispettoso dell’ambiente, delle tradizioni e delle identità culturali, capace di avvicinare i consumatori al mondo della produzione, creando una rete virtuosa di relazioni internazionali e una maggior condivisione di saperi.
La filosofia di Slow Food parte dalla riscoperta del piacere attraverso la cultura materiale. Il piacere è quello alimentare, dotto, sensibile, condiviso e responsabile.
Per avvicinarsi a questa conquista, che deve essere di tutti, bisogna innanzi tutto riflettere sulla lentezza, recuperare ritmi esistenziali compatibili con una qualità della vita che deve essere totale.
Non è un’eresia dire che il piacere alimentare – spesso tabù, represso, riservato soltanto a élite facoltose – va democraticamente perseguito per tutti nel mondo. Non è eresia lavorare perché anche i più poveri ne possano godere. Dire piacere alimentare significa ricercare le produzioni lente, ricche di tradizione e in armonia con gli ecosistemi; significa difendere i saperi lenti, che scompaiono insieme alle culture del cibo; significa lavorare per la sostenibilità delle produzioni alimentari e quindi per la salute della Terra e la felicità delle persone.
Il passaggio non è immediato, ma la storia di Slow Food lo dimostra.
Da eno-gastronomi a eco-gastronomi, fino a porsi come neo-gastronomi alle prese con la cultura del cibo, in tutta la sua caotica complessità, che coinvolge le nostre vite e le vite di tutti in un intreccio di saperi e sapori che non riguardano soltanto il cibo, ma che da esso sono strettamente dipendenti.
Slow Food è consapevole che uno dei nodi centrali, tra le sfide cui ci mette di fronte la post modernità, è il sistema di produzione, di distribuzione e di consumo del cibo.
Stando dalla parte di chi produce, distribuisce e consuma in maniera buona, pulita e giusta il sistema può cambiare, e renderci tutti più felici, non frenetici, non omologati, non soli.
Lentamente, Slow Food lavora per avere più bellezza, più piacere, più diversità nel mondo. Perché tutti possano godere del loro territorio e dei suoi frutti, perché tutti abbiano diritto alla propria libertà alimentare, in piena fratellanza e nel rispetto del pianeta su cui viviamo. http://www.slowfoodtoscana.it/
(* informazioni reperibili sui rispettivi siti delle associazioni)
di Elisabetta Luise