Settimana OSN RAI
Gennaio 30, 2006 in Spettacoli da Stefano Mola
PANTAGRUEL
Paradigma di appetito onnivoro e onnicomprensivo, l’eroe di Rabelais è stato scelto per nominare una sindrome che a sua volta battezza una mostra, multisede, della Triennale Torino Tremusei (Castello di Rivoli, GAM, Fondazione Sandretto). Settantacinque giovani artisti e due personali di approfondimento (sulla colombiana Doris Salcedo e sul giapponese Takashi Murakami).
Se però l’appetito è veramente gigantesco, non può avere fame soltanto l’occhio: anche l’orecchio vorrà la sua parte. Ecco perché accanto alle esperienza figurative, se ne posso fare di musicali, grazie a una serie di tre concerti. Il primo sarà Martedì 31 Gennaio alle ore 21:00 proprio in una delle sedi della mostra: la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo (via Modane 16).
Sarà di scena il Quintetto di fiati dell’OSN Altair (Albero Barletta, flauto; Francesco Pomarico, oboe; Cesare Coggi, clarinetto; Corrado Taglietti, corno; Elvio Martino, fagotto). Il programma prevede opere in prima esecuzione assoluta (FIVE di Fabrizio Rat Ferrero, Aria obliqua di Carla Rebora e Magazione olimpico di Giorgio Spriano). In apertura, Diario II di Armando Gentilucci. A chiudere, un’opera di Salvatore Sciarrino: il Quintetto n°2.
Un’occasione per avvicinarsi, per lasciarsi incuriosire dal linguaggio della musica contemporanea, sia di mostri sacri (come Sciarrino) che di giovani (insomma, lo spirito è lo stesso della mostra), visto che, particolare non da poco, l’ingresso è libero.
PINTSCHER E ŠOSTAKOVIČ
Nel consueto doppio appuntamento di giovedì 2 alle 20.30 e venerdì 3 alle 21.00, all’Auditorium RAI di Piazza Fratelli Rossaro (a proposito, nella seconda giornata di porte aperte, domenica 29, oltre 6000 persone, e non aggiungiamo altro), troveremo sul podio il maestro Eliahu Inbal. Un gradito ritorno, visto che il direttore israeliano ha guidato l’orchestra come direttore onorario dal 1996 al 2001.
Il programma inizia con una prima esecuzione italiana: il Concerto per violino e orchestra En Sourdine del giovane compositore tedesco Matthias Pintscher (classe 1971). Un autore in ascesa: tra le sue opere principali ricordiamo Thomas Chatterton (1998) Herodiade Fragmente (2000) e per l’appunto il Concerto che avremo l’occasione di ascoltare giovedì e venerdì. Il violino solista è quello di Frank Peter Zimmermann. Classe 1965, è uno dei più ricercati interpreti della scena internazionale, e ha suonato con le principali orchestre del mondo: New York Philharmonic Orchestra diretta da Kurt Masur, i Wiener Philharmoniker diretti da Lorin Maazel, i Berliner Philharmoniker diretti da Mariss Jansons, l’Orchestra del Concertgebouw di Lipsia diretta da Riccardo Chailly.
La seconda parte della serata vedrà l’esecuzione della Sinfonia n°8 in do minore op. 65 di un compositore a noi particolarmente caro: Dmitrij Šostakovič. Opera concepita durante gli anni della seconda guerra mondiale, ne porta in sé le sanguinose stimmate. Si tratta infatti di una delle opere in cui maggiormente si possono rintracciare la sofferenza e la carneficina del conflitto, pur non essendo assenti passaggi di trionfalismo, guardato però senza romanticismo, ma avendo sempre ben presente il sottofondo di orrore.
di Stefano Mola