“Sguardi dal Fronte Alpino” e “Immagini della montagna italiana”
Ottobre 17, 2007 in Arte da Redazione
“Sguardi dal Fronte Alpino”, fotografie di Ippolita Paolucci e “Immagini della montagna italiana. Marchi di fabbrica, libri e carte geografiche tra il 1869 e il 1930” sono due interessanti mostre visitabili nelle sale delle mostre temporanee del Museo Nazionale della Montagna di Torino al Monte dei Cappuccini dal 19 ottobre al 25 novembre.
Il progetto “Paesaggi di guerra” è stato realizzato tra il 1997 e il 2002 attraverso varie campagne fotografiche – che hanno riguardato le Alpi, e, in particolare, i luoghi del fronte della Prima Guerra Mondiale – ed una vasta ricerca bibliografica. L’idea-guida del lavoro è quella di affiancare alla visione attuale del paesaggio, rappresentata dalle fotografie in bianco e nero, la visione che, delle stesse montagne ma in condizioni affatto differenti, ebbero i soldati che combatterono lassù tra il 1915 e il 1917, presentando “sguardi sul paesaggio” in immagini e in parole che rimandano le une alle altre.
E’ stata fatta la scelta di utilizzare per i testi quasi esclusivamente testimonianze epistolari che danno spesso una descrizione istantanea del paesaggio, un’impressione più vivida del momento vissuto, che meglio “dialogano” con le immagini attuali e che, data la drammaticità della situazione, assumono un carattere di universalità rispetto al tema della guerra e della pace.
La mostra presenta 45 fotografie in bianco e nero in grande formato, ciascuna accompagnata da un testo tratto da epistolari di soldati che hanno combattuto sul fronte alpino – sia italiano che austriaco – della Grande Guerra. Le fotografie sono state scattate nell’arco delle montagne che va dalle Alpi Carniche all’Adamello.
La mostra è stata prodotta dalla Provincia Autonoma di Trento e dal Comune di Lavarone in occasione delle celebrazioni del 90° anniversario della Grande Guerra ed è accompagnata da un libro/catalogo con prefazioni di Antonio Gibelli, Professore di Storia Moderna e Contemporanea all’Università di Genova e di Diego Mormorio, critico e storico della fotografia e scrittore.
La mostra “Immagini della montagna italiana. Marchi di fabbrica, libri e carte geografiche tra il 1869 e il 1930”, allestita anch’essa dal 19 ottobre al 25 novembre 2007 al Museo Nazionale della Montagna di Torino, nasce dalla collaborazione di tre istituzioni culturali e di ricerca: l’Istituto Nazionale della Montagna (IMONT), l’Archivio Centrale dello Stato (ACS) e la Società Geografica Italiana (SGI). L’iniziativa è il risultato di una ricerca condotta sui circa trentamila marchi di fabbrica (cioè quei segni distintivi, spesso associati a un’immagine o a un logo, con cui le imprese contraddistinguono i propri prodotti per differenziarli da quelli degli altri) oggi conservati presso l’ACS, relativi al periodo 1869-1930, nell’ambito di un censimento, curato dall’IMONT, delle fonti e dei fondi documentari concernenti la storia della montagna nel nostro Paese.
Ne è scaturito una sorta di viaggio attraverso le montagne del nostro Paese in 15 sezioni tematiche: le prime 13 riguardano i territori montani italiani, mentre le ultime due hanno come soggetto tematico animali e sport di montagna. I titoli delle diverse sezioni sono stati scelti secondo suggestioni culturali e criteri evocativi. La mostra è corredata da un catalogo, che costituisce un repertorio completo delle immagini presentate nei pannelli della mostra e di tutte quelle selezionate nel corso della ricerca. In appendice a ogni capitolo, che ricalca le sezioni della mostra, sono riprodotti i marchi non esposti.
Sguardi dal Fronte Alpino – Immagini della montagna italiana. Marchi di fabbrica, libri e carte geografiche tra il 1869 e il 1930
dal 19 ottobre al 25 novembre 2007
orario: dal martedì alla domenica dalle 9 alle 19 – chiuso il lunedì.
Museo Nazionale della Montagna di Torino
via G. Giardino 39 – Monte dei Cappuccini – Torino
tel 011.660.4104 – fax 011.660.4622
www.museomontagna.org
Ingresso: intero 6,00 € – ridotto 4,00 € – soci Cai 3,00 €
di Marinella Fugazza – Marino Periotto