Shuuro, gli scacchi creativi
Agosto 16, 2010 in Technology da Redazione
Gioco di scacchi lanciato nell’ottobre del 2008 in tutto il mondo, il nome, SHUURO, significa guerriero in sanscrito, antica lingua indiana. Forse non tutti sanno che gli scacchi sono nati proprio in India! Pellegrini buddisti, carovane sulla via della seta ed mercanti persiani, e poi arabi lo diffusero fino a che raggiunse l’Europa nel medioevo.
Shuuro è un gioco in scatola ideato da Alessio Cavatore e prodotto dalla italo-britannica River Horse LLP e, rispetto al più noto gioco, questa versione presenta innovazioni a livello di schema tattico e strategico. Il regolamento è contenuto in due semplici pagine, ma è richiesta molta creatività.
Come funziona il gioco
Shuuro ricrea un campo di battaglia con una scacchiera di dodici caselle per dodici, quindi più grande di una scacchiera tradizionale (8X8). Su di questa, prima di ogni partita, vengono disposti a caso otto plinti cubici della stessa larghezza delle caselle stesse, a rappresentare in modo stilizzato gli elementi di terreno ed edifici di un campo di battaglia. Questi plinti formano degli ostacoli al movimento dei pezzi, limitando lo strapotere che pezzi come regine, torri ed alfieri avrebbero su una scacchiera così ampia, e favorendo i cavalli, che possono saltare questi ostacoli o addirittura usarli come ‘rocche’ inespugnabili. Il fatto che i plinti siano posizionati a caso prima di ogni partita assicura che il gioco sia sempre diverso e stimolante.
Il secondo concetto che rende Shuuro diverso dagli scacchi tradizionali è quello della scelta degli eserciti, che simula il fatto che in realtà gli eserciti non sono mai perfettamente identici a quelli nemici. Come nei Wargame tridimensionali, ogni pezzo a disposizione del giocatore ha un certo valore in punti (per esempio, una regina vale 130 punti, una torre 70 ed un pedone 10…). Prima della partita, i giocatori decidono quanti punti in totale potranno schierare (per esempio 800 punti), e poi compongono un esercito di pezzi di scacchi a seconda delle loro preferenze tattiche. Quindi un giocatore potrebbe avere un esercito composto da due regine, tre torri, quattro alfieri e quattro cavalli e sei pedoni, mentre il suo avversario potrebbe aver deciso per nessuna regina, ma due torri, sei alfieri, otto cavalli e dodici pedoni.
Di nuovo, la grande varietà di permutazioni disponibili, combinata con il cambiamento del campo di battaglia, rende ogni partita di Shuuro diversa dalla precedente.
Shuuro è basato su concetti innovativi, che sposano gli elementi migliori di due tipi di gioco tradizionale: gli scacchi ed i giochi di simulazione bellica con miniature, anche detti wargame tridimensionali (o più semplicemente “battaglie con soldatini”).
Wargames tridimensionali
Wargames Tridimensionali
Se gli scacchi non necessitano di alcuna introduzione, meno noto è questo secondo tipo di gioco. In un wargame tridimensionale, i giocatori collezionano, montano e pazientemente dipingono a mano un esercito di miniature in metallo o plastica che raffigurano soldati di un determinato periodo storico. Tra i periodi più giocati vi sono la Seconda Guerra Mondiale, la Guerra di Secessione Americana, il periodo Napoleonico o le guerre dell’antichità Greco-Romana. Poi i due eserciti vengono schierati su di un tavolo che rappresenta un campo di battaglia con elementi scenici quali boschi, colline ed edifici. Infine le battaglie sono risolte a colpi di lancio di dado, seguendo un regolamento più o meno complesso, che simula uno scontro reale del periodo in questione. Una variante molto popolare tra un pubblico più giovane è costituita da wargame molto simili a quelli storici, ma ispirati a conflitti ed armate fantasy (tipo Signore degli Anelli) o fantascientifiche (tipo Guerre Stellari), come nel caso del famoso Warhammer.
Shuuro non è solo per appassionati di giochi di guerra tridimensionali o per appassionati di scacchi, ma è ottimo anche per i non esperti. Il libretto di regole include anche le regole degli scacchi e la plancia di Shuuro ha sul retro una scacchiera tradizionale, permettendo sia di imparare che di giocare a scacchi tradizionali. Insomma due giochi in uno e divertimento intelligente.
di Redazione