Siamo o non siamo “paninari di qualità”?
Febbraio 16, 2010 in Enogastronomia da Redazione
A fianco delle polemiche di questi giorni sulla nascita del McItaly , la nuova linea di panini e insalate preparati con il 100% di prodotti italiani presentata dal Ministro Zaia lo scorso 25 gennaio a Roma nella storica sede del McDonald’s di Piazza di Spagna, ci arriva anche una curiosa notizia diffusa dalla Coldiretti.
Secondo un’indagine Doxa, “ un italiano su quattro non è soddisfatto della qualità dei panini che mangia normalmente fuori casa”. Il dato riguarda un consumo di almeno una volta la settimana da parte di 31 milioni di persone. Sottolinea ancora la Doxa che “il 65% degli italiani vorrebbe poter assaggiare panini gourmet…”. E’ ovvio che l’Italia sarebbe perfettamente in grado di offrire questa opportunità, visto che i nostri prodotti di qualità (Dop, e cioè a Denominazione di Origine Protetta, oppure Igp, e cioè a Indicazione Geografica Protetta) sono oggi ben 195, contro gli attuali 167 della Francia. Che dire? Ci accontenteremo allora del neo-nato McItaly, o pretenderemo qualcosa di più e di meglio per i nostri ormai incontentabili palati? Niente paura: come sempre, noi piemontesi siamo all’avanguardia! Da poco ha aperto infatti il M**Bun , l’ agrihamburgeria dell’Azienda Agricola Scaglia in via Susa a Rivoli. Veramente si sarebbe dovuto chiamare familiarmente MacBun (in dialetto “solo buono) ma, udite! udite! MacDonald’s si è spaventato (forse per la concorrenza?…) e li ha diffidati dall’usare il nome per esteso. Siamo o non siamo sempre dei grandi? E adesso, in quanti ci imiteranno?…
di Silvana Delfuoco