Siena-Juve 0-3: Quegli strani meccanismi
Maggio 24, 2009 in Sport da Tomas
Ranieri chissà cosa penserà dopo la prova di Siena dei bianconeri. Ferrara di certo sorriderà immaginandosi magari già riconfermato per l’ anno prossimo, Del Piero si godrà quel gusto particolare della rivincita dopo un lungo periodo di appannamento, la società sarà soddisfatta di non dover affrontare i pericolosi e deleteri preliminari di Champions, probabilmente il direttore di un quotidiano sportivo nazionale sarà soddisfatto di aver avuto ragione fin da sempre. Ma i tifosi cosa staranno pensando ? Si può avere un cambiamento così radicale nell’ impegno mostrato in campo in questi ultimi 90 minuti dopo una così lunga serie di partite scialbe, ad eccezione del match di S. Siro ? Son bastati i rimbrotti di Ferrara, sommate alle dichiarazioni dei fratelli Elkann ? Non si potevano trovare gli stessi stimoli con alla guida il tecnico che li ha portati a lottare, nonostante i tanti problemi riscontrati, per Champions e Campionato fino all’ eliminazione contro il Chelsea, l’ infortunio pesante di Sissoko ? Si può rinnegare del tutto il lavoro di un allenatore o, anche solo inconsciamente, disconoscerlo come guida dello spogliatoio rischiando di rovinare l’ annata di tutta la squadra ? Quali strani meccanismi si vengono a creare in queste situazioni, forse, non sanno nemmeno spiegarselo gli stessi protagonisti che scendono in campo. Basti pensare al Genoa che batte negli ultimi minuti il Torino ed il pareggio del Bologna a Verona contro il Chievo, forse l’ unico risultato scontato della giornata per i bookmakers, che relegano quasi certamente il Torino in B, a meno che non vada a vincere a Roma contro la Roma e contemporaneamente il Bologna non vinca contro un Catania ormai soddisfatto della stagione ed ufficialmente senza allenatore per l’ anno prossimo, visto il divorzio di Zenga. Basti pensare alla Roma che batte il Milan a S. Siro, rovinando la festa per l’ addio al calcio di Maldini ed il probabile addio di Ancelotti. Basti pensare alla sconfitta di Cagliari dell’ Inter, ormai senza stimoli. Quali strani meccanismi si producano resterà probabilmente un mistero, per sempre.
SIENA (4-4-2): Curci, Rossettini (26’st Del Prete), Ficagna, Portanova, Rossi, Coppola, Vergassola, Galloppa (5’st Zito), Jarolim, Maccarone (17’st Ghezzal), Calaiò.
A disposizione: Manitta, Bradao, Packer, Del Prete, Codrea, Zito, Ghezzal.
All. Giampaolo.
JUVENTUS (4-4-2): Buffon 6.5; Zebina 6.5, Legrottaglie 6.5, Chiellini 6.5, De Ceglie 6 (35’st Mellberg s.v.), Camoranesi 6, Zanetti 6.5 (25’st Poulsen s.v.), Marchisio 7, Nedved 7, Del Piero 6.5, Iaquinta 6 (37’st Trezeguet s.v.).
A disposizione: Manninger, Mellberg, Giovinco, Marchionni, Poulsen, Trezeguet, Amauri.
All. Ferrara.
RETI: 17’pt e 44’st Del Piero, 37’pt Marchisio.
La Juventus non pare iniziare benissimo la partita, ma riesce a chiudere i giochi già nella prima frazione di gara, nonostante il caldo torrido. Dopo alcune occasioni sprecate per il Siena, è Iaquinta al 15° che si divora una colossale palla goal, tutto solo davanti a Curci. Al 18° si rivede dopo tanto tempo Del Piero, e proprio dalla sua mattonella su punizione. Rete del vantaggio con palla messa all’ incrocio. Al 26° un cross dalla sinistra viene colpito di testa da Calaiò, ma Buffon blocca. Al 33° Nedved parte in contropiede e serve un pallone d’ oro per Del Piero sulla sinistra, ma spreca incredibilmente una grande occasione cincischiando troppo con il pallone. Poco dopo è Del Piero che in azione fotocopia serve per Marchisio sulla sinistra, ma questa volta con un tocco di fino piazza la palla in rete per il meritato raddoppio. Al 41° ci prova con un gran tiro Nedved ma Curci riesce a bloccare il pallone. La ripresa è molto più noiosa, ma le occasioni non mancano. Del Piero ci prova al 14° da fuori ed al 24° su punizione angolata sulla sinistra, ma Curci è attentissimo e blocca in entrambe le occasioni. Poi al 30° il capitano bianconero si inserisce in area su passaggio filtrante, cerca il dribbling su Curci ma non gli viene molto bene. Al 31° il primo intervento di Buffon sul giovane Zito che si fa vedere con un tiro dalla sinistra. Nel finale prima Nedved ci prova con un tiro bloccato dal solito Curci, che poi però deve capitolare quando Del Piero viene lanciato dall’ ottimo Marchisio, tra i migliori in campo, e questa volta il dribbling sul portiere riesce per il 3 a 0 finale.
La sconfitta del Milan concede alla Juventus la qualificazione diretta in Champions, visto il vantaggio sugli scontri diretti. Genoa e Roma sono le altre due squadre, dopo la Lazio, a partecipare all’ Europa League, ex Coppa Uefa. Il Chievo si salva pareggiando contro il Bologna, mentre Reggina e Lecce scendono in B perdendo contro Lazio e pareggiando con la Fiorentina. Non ci resta che tuffarci nel match più atteso dell’ anno, quella finale di Champions a Roma, tanto desiderata dalle italiane, dove Manchester Utd e Barcellona si sfideranno guidate dai propri assi Cristiano Ronaldo e Messi. Quali strani meccanismi vedremo ?
di Tomas