Silenzi eloquenti e personaggi
Maggio 26, 2004 in Arte da Claris
Gioco e poesia, fantasia e colore, curiosità e sentimento, lirica e allusione: ecco alcune, solo alcune, proprio così, tra le emozioni che suscitano le pitture di Carlo Rivetti. Già, perché i suoi quadri sono una fonte inesauribile di sensazioni. Si potrebbero trascorrere ore intere ad osservarli e a commentarli, a chiacchierare pensando alle storie che, velate, escono dalle tele, ai pensieri che ci vuole comunicare l’artista, alla fantasia libera che prende la mano e la mente di Carlo Rivetti quando dipinge ed esprime le sue idee.
E pensate che, generalmente, nei suoi dipinti sono raffigurati solo oggetti e paesaggi, ma raramente persone, che, a prima vista, sono le parti più espressive dei quadri. Sì, a prima vista, perché nelle opere di Rivetti gli oggetti si trasformano in personaggi, si animano, prendono coscienza della loro importanza e della loro essenzialità, delle fantasie che tutti noi poniamo in loro… Osservando questi dipinti sembra di vivere i propri sogni, vuol dire proiettare le proprie fantasie sugli oli e sulle tempere, vedere rappresentate le nostre parodie quotidiane.
Addobbate allora i vostri occhi di garbata ironia, la stessa che Rivetti usa nella sottile analisi dell’ambiente che lo circonda, e date uno sguardo alle ultime creazioni di questo geniale artista torinese nelle due mostre che allestisce nelle prossime settimane.
Il primo appuntamento, dal 29 maggio all’11 giugno, è nella Cantina Comunale di La Morra (Cuneo), dove i quadri saranno a tema con il luogo espositivo, quindi vedremo oggetti-grappolo, oggetti-bottiglie, tutti non-personaggi del mondo del vino! Il titolo dell’esposizione è ‘Silenzi eloquenti’, a simboleggiare proprio la poetica di Rivetti, che anima oggetti muti e banalmente considerati inanimati. E pensiamo a quanti segreti le bottiglie di vino renderanno espliciti…
Il secondo appuntamenti è con ‘Personaggi’, dal 4 al 13 giugno, presso il Centro Culturale polivalente di Imperia: e sarà l’esplosione della sua dottrina d’artista, con “gli oggetti, dalle forme straordinariamente perfette, che diventano tutti simboli dominanti e centrali, in dialogo tra loro e con gli altri riferimenti. Sicuramente una pittura intrigante, piena di interrogativi e risposte volutamente sospese” (Claudia Ferraresi).
Riflessioni dunque sull’esistenza, sul tempo che scorre secondo regole universali, superiori alla nostra intelligibilità della natura.
Carlo Rivetti in mostra
Orari: 10.00-12.30 e 14.30-18.30; martedì chiuso
Orari: 10.30-12.30 e 16.00-19.00; lunedì chiuso
Per informazioni:
tel. – fax: 011.860.8203
cell. 333.478.0758
[email protected]
di Claudio Arissone