Sinestesie rampanti
Febbraio 3, 2007 in Spettacoli da Stefano Mola
Siamo nel periodo di RaiNuovaMusica2007. L’appuntamento che andiamo a presentare, ci incuriosisce molto e nel contempo, ci è anticipatamente caro. Partiamo con le sue coordinate: Lunedì 5 Febbraio, alle 20:30, presso l’Auditorium RAI di Piazza Fratelli Rossaro. Il titolo: Sinestesie rampanti.
Che cos’è? Sinteticamente, una sinestetica celebrazione (parole, musica, arte) d’un cinquantenario, quello della pubblicazione d’uno dei libri più cari in assoluto allo scrivente, d’un autore tra i preferiti, sempre dello scrivente: Il barone rampante, di Italo Calvino.
L’evento è il risultato d’una collaborazione tra la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo e l’Orchestra Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI, e si inserisce nelle manifestazioni di Torino Capitale Mondiale del Libro con Roma.
Il Barone Rampante. Lo scatto della fantasia ribelle. Una rivoluzione totale eppure non distruttiva: non rimettere mai più piede a terra per non perdere se stessi, per non venire a compromesso. Eppure, nessuna cupezza: piuttosto il trionfo dell’invenzione coniugata all’equilibrio della razionalità. Il piacere della narrazione (è una storia, prima di tutto e sopra tutto) a braccetto con il pozzo dei significati.
Due compositori e due artisti, a lavorare insieme per questo progetto. I compositori sono il torinese Francesco Cilluffo, borsista dell’associazione torinese De Sono, premiato nel 2005 dal Master dei talenti musicali della Fondazione CRT di Torino, e il barese Vito Palumbo, che nel 2005 è stato insignito del prestigioso premio “Goffredo Petrassi”, istituito dalla Presidenza della Repubblica e dall’Accademia Nazionale di S. Cecilia. Gli artisti sono la veneta Margherita Morgantin, unica italiana selezionata dall’Art Film Basel 2005 per la programmazione video, e il ferrarese Pierpaolo Campanini, che ha esposto le sue opere in Europa e negli Stati Uniti ed è presente in importanti collezioni internazionali.
Margherita Morgantin ha lavorato in coppia con Vito Palumbo: la sua installazione Deviazione tangente al piano dell’ascolto, nasce dalla volontà di non aggiungere nulla all’estetica dell’auditorium di Carlo Mollino e dal desiderio di spostare il proprio intervento su un piano diverso, un piano tangente, deviando in qualche modo l’attenzione del pubblico. Il progetto prevede la costruzione di piccoli meccanismi luminosi a luce laser applicati su gli abiti dei musicisti, in modo che i movimenti del corpo durante l’esecuzione musicale vengano proiettati in forma di puntini di luce rossa sul soffitto e sulle pareti dell’Auditorium, rendendo visibile quell’area misteriosa compresa tra il corpo del musicista e lo spartito che sta eseguendo.
Lo spostamento di piano attuato dalla Morgantin rimanda alla sospensione e al cambiamento di punto di vista che attraverso la metafora della vita sugli alberi viene evocato da Calvino. La composizione di Vito Palumbo è un monologo sulla figura di Viola: un percorso musicale che propone il punto di vista della protagonista femminile del romanzo di fronte alla scelta utopistica di Cosimo, il barone.
Pierpaolo Campanini si è incontrato con Francesco Cilluffo: la sua opera è una video proiezione ad alta definizione che rappresenta una frase tratta dal romanzo di Calvino e ricreata visivamente attraverso il collage di rami e pezzi di oggetti prima fotografati e poi dipinti dall’artista. L’immagine comparirà come una visione nell’Auditorium buio solo per pochi secondi, lasciando il pubblico nel dubbio se sia stata una visione o se si sia veramente materializzata nello spazio.
La riflessione musicale di Francesco Cilluffo si focalizza sugli aspetti più moderni e inquietanti del romanzo, in particolare sulla presenza della natura e della vegetazione, che simboleggiano un altrove eletto dal barone rampante a proprio regno, per poter capire meglio se stesso e gli altri.
Le opere sono presentate sul palco dell’Auditorium Rai e affidate, per quanto riguarda l’esecuzione musicale, al gruppo da camera dell’OSN Rai “Geometrie variabili”, diretto da Francesco Pomarico.
La cantante-attrice Sonia Bergamasco, interprete dei brani di Cilluffo e Palumbo, introdurrà la serata recitando alcuni passi de Il barone rampante, accompagnata dalle improvvisazioni alle percussioni di Carmelo Gullotto.
di Stefano Mola