Sinner e l’Italia straordinari, la Coppa Davis è nostra!
Novembre 28, 2023 in Primo Piano, Spettacoli, Sport da Alberto Prina
Dopo 47 anni, per la seconda volta nella storia, l’Italia del tennis vince la Coppa Davis 2023. Ed è gioia infinita. «Ora possiamo solo ridere», le parole di Jannik Sinner, il fuoriclasse che ci ha portato l’insalatiera d’argento, che parla con volto disteso ma serio, senza capitolare in entusiastiche espressioni festose. Anzi, il suo pensiero va subito all’Australia sconfitta, a cui fa i complimenti, e al grande assente tra gli italiani sul campo, l’infortunato Matteo Berrettini: «Abbiamo tenuto tanto che venisse qui a sostenerci». Un campione di colpi e garbo da tenerci stretto.
È dal 1976, dai favolosi moschettieri Adriano Panatta, Corrado Barazzutti, Paolo Bertolucci e Tonino Zugarelli, che l’Italia non vince una Coppa Davis. In 111 edizioni della massima competizione mondiale a squadre nazionali del tennis maschile, prima della vittoria di Malaga, gli azzurri avevano disputato altre 7 finali,
Nella finalissima delle Finals di Malaga contro l’Australia, nel primo singolare Matteo Arnaldi ha affrontato Alexei Popyrin: una vera montagna russa per il 22enne sanremese che ha dominato il primo set per crollare nel secondo e spuntarla al terzo set, combattutissimo, in un match dove i due tennisti sono stati schiacciati dalla pressione, regalandosi a vicenda una valanga di errori gratuiti. Punteggio finale: 7-5 2-6 6-4. preziosissimo primo punto che ha messo nelle mani di Sinner, il nostro fresco numero 4 al mondo, la possibilità di chiudere subito i conti con la storia.
Ed eccolo Sinner, concentrato e letale contro Alex de Minaur, che domina in solo un’ora e 21 minuti con un secondo set schiacciante: 6-3, 6-0. Ed è subito festa sugli spalti, ricoperti di tinte tricolori, ed è festa in campo, con tutti gli azzurri abbracciati attorno a Jannik: Lorenzo Sonego, Lorenzo Musetti, Matteo Arnaldi e Simone Bolelli, con capitan Volandri visibilmente emozionato.
«Sono orgoglioso di questi ragazzi, sono felice di quanto abbiamo fatto. Grazie a tutti quelli che ci hanno supportato negli ultimi due anni», le parole di un commosso capitano Filippo Volandri. «Siamo un gruppo unito, questo è quello che vogliamo. Questo è un progetto partito da lontanissimo, tra miliardi di difficoltà ma i ragazzi mi sono stati sempre vicini, ho sempre avuto il loro supporto. E da quando è arrivato qui Matteo (Berrettini, ndr) siamo diventati ancor più famiglia.
Gli ha fatto eco Sinner: «Questa vittoria è particolare e speciale. Sapevamo di avere un ottimo gruppo, siamo riusciti a mettere i pezzi insieme. Berrettini ha avuto una stagione difficile, ma è venuto qui e ci ha sostenuto. È importante far squadra, siamo tutti contenti di alzare questa coppa speciale». E poi ha ringraziato il Paese intero: «Grazie a tutti gli italiani che ci hanno creduto, anche quando le cose sono andate male. Da Torino ho portato tanta energia e abbiamo fatto gruppo. A Bologna abbiamo sofferto, ma siamo sempre rimasti lì. Siamo stati a un punto dal ko ieri, ora trionfiamo»
La vera vittoria è stata infatti con Novak Djokovic, nel turno precedente. Dopo la sofferta vittoria in tre match contro l’Olanda ai quarti di finali (Matteo Arnaldi vs Botic van de Zandschulp 7-6 3-6 6-7; Jannik Sinner vs Tallon Griekspoor 7-5 7-6; Jannik Sinner / Lorenzo Sonego vs Tallon Griekspoor / Wesley Koolhof 6-3 6-4), l’Italia ha incontrato in semifinale la Serbia. Ed è stato di nuovo Sinner contro Nole, come pochi giorni prima a Torino alle ATP Finals, quando l’italiano ebbe la meglio nei gironi ma fu strapazzato in finale.
Dopo la sconfitta di Lorenzo Musetti contro Miomir Kecmanović (6-7 6-2 6-1), tutto ricadeva, ancora una volta, nel talento di Sinner. Ed ecco che il ventiduenne ha ipnotizzato tutti con un recupero incredibile: nel decimo gioco del terzo set, con l’azzurro sotto 0-40 e tre match point a favore del serbo, quando l’Italia sembrava già con le valigie in mano, ecco il colpo di reni che è già storia: Sinner mette dentro una buona seconda, segue un lungo scambio con Nole che va lungo di rovescio: 15-40. Secondo match point annullato con un buon servizio la cui risposta va in rete: 30-40. Di nuovo un servizio squillante e poi volée vincente: 40-40. È la svolta della Coppa Davis targata Italia. Nessuno prima di Sinner aveva rimontato Djokovic con tre match point consecutivi a sfavore. Da li’ in poi il trionfo, seguito da una bella e combattuta vittoria nel decisivo doppio, ancora con Sinner che con un grande aiuto di Lorenzo Sonego giocano la partita perfetta, battono ancora Djokovic e Kecmanovic in due set.
Panatta, che era negli studi Rai a commentare Davis oggi, Atp Finals di Torino pochi giorni fa, ha già fatto il suo vaticinio: «Jannik Sinner sarà il prossimo numero 1 al mondo, e lo sarà per molto tempo».
Intanto ci godiamo la storica conquista dell’insalatiera. E un giocatore unico che aspettiamo a grandi imprese nei prossimi tornei dello Slam, a partire dall’Australian Open di gennaio 2024!