Sironi, Guttuso, Vedova
Ottobre 12, 2010 in Arte da Redazione
Palazzo Salmatoris di Cherasco, in provincia di Cuneo, dopo aver ospitato, negli anni scorsi, prestigiose mostre quali quelle di Picasso, De Pisis, Ligabue, Campigli, De Chirico, Guttuso, Morandi, presenta: “Sironi, Guttuso, Vedova. Arte e Ideologie politiche a confronto”, che sarà aperta al pubblico fino al 9 gennaio 2011.
Se da un lato la politica ha sempre condizionato l’arte nella sua totalità, d’altra parte assistiamo all’esempio di artisti che hanno manifestato con le loro opere la loro ideologia di appartenenza.
Tale concetto, nell’Italia, dagli anni ’20 agli anni ’60 del secolo scorso, diventa la chiave della rassegna che Cherasco propone attraverso una sessantina di opere nelle storiche sale di Palazzo Salmatoris.
Il nucleo centrale della mostra cheraschese sarà caratterizzato dalle opere di Sironi, Guttuso e Vedova atte a valorizzare significativi momenti storico–politici che hanno segnato l’arte italiana.
Con Sironi si evidenzia l’arte del movimento “Novecento”, nato a Milano nel 1922 e strettamente legato all’arte fascista.
Il “ritorno all’ordine” diventa espressione fondamentale per il “Novecento”, cui grande mentore è Margherita Sarfatti, la quale mise a disposizione di Mussolini un’arte in grado di assolvere una missione civile di altissima responsabilità: l’identificazione culturale degli italiani, tendenzialmente conservatori e legati al mito ottocentesco del Risorgimento, con la modernità.
Con Guttuso e Vedova si rappresentano invece i movimenti e le ideologie nate di riflesso all’arte fascista.
Sempre a Milano nacque “Corrente”, a cui gli artisti che vi aderirono sentirono la necessità di spezzare la retorica ufficiale senza cadere nel generico e nel gratuito: si sviluppò un’arte impegnata, che riconosceva l’artista come tale e lo inseriva nel contesto sociale e politico.
“Corrente” si ramificò in due tendenze: “Corrente Realistica”, marcata dall’esigenza di un impegno politico e sociale (alla quale aderì con grande convinzione Guttuso) e “Corrente Astratta”.
Intanto si sviluppò il “Fronte Nuovo delle Arti”, costituito da un gruppo di artisti che, dopo aver vissuto e rappresentato la realtà collettiva che li circondava, mirarono all’apertura dell’arte italiana verso l’avanguardia europea, preceduta dalla Secessione Artistica Italiana.
Tra gli autori che firmarono il Manifesto del “Fronte Nuovo delle Arti” spiccano i nomi di Vedova e il già citato Guttuso.
Già dal 1948 il gruppo fondatore del movimento subisce una scissione che sfocierà nella costituzione del “Gruppo degli Otto” e del “Movimento Realista”.
Di fondamentale importanza è stata inoltre la costituzione del Gruppo “Forma 1” con la relativa rivista.
Arricchisce la rassegna cheraschese una ricercata sezione ottenuta in seguito ad una ricerca sia scientifica che estetica di autori vicini alle ideologie dei Maestri sopra citati: Soffici, Funi, e Rosai per l’arte di regime; Morlotti, Cassinari, Pizzinato, Sassu, Manzù, Zigaina per “Corrente” e “Fronte Nuovo delle Arti”; Accardi e Turcato per “Forma 1”.
Sironi, Guttuso, Vedova. Arte e ideologie politiche a confronto.
Cherasco (CN) – Palazzo Salmatoris
9 ottobre 2010 – 9 gennaio 2011 (26 dicembre e 1° gennaio APERTA)
Orari: da mercoledì a sabato ore 9.30/12.30 e 14.30/18.30;
Domenica e festivi ore 9.30/19.00.
di Redazione Arte