Star Wars: la guerra dei cloni
Luglio 20, 2002 in Cinema da Redazione
Nell’ultimo episodio di Star Wars – la guerra dei cloni – George Lucas non fa che riprendere la storia da dove l’aveva lasciata, anzi fa un salto temporale all’indietro, quando tutto ebbe inizio, quando Anakin era un semplice apprendista guerriero e il male si apprestava a diffondersi.
Il film presenta il male latente, la corruzione che colpisce le alte sfere della politica. E’ quasi uno specchio speculativo della nostra realtà, cosi debole di valori e pronta ad utilizzare le proprie conoscenze tecnologiche non per aiutare il prossimo, bensì per costruire un esercito di cloni al soldo del potente di turno. Che sia un presagio di un futuro oramai prossimo a realizzarsi?
Torniamo alla pellicola: a volte la trama viene trascurata, dilungandosi troppo nelle scene di guerra, ispirandosi volontariamente alla realtà delle torri gemelle e dell’odio che ne consegue verso tutto un popolo, rappresentato guarda caso proprio dai cloni.
Lucas ha utilizzato moltissimi effetti speciali, che hanno reso il film realistico, talvolta calcando un po’ la mano su alcune scene. Bravi gli attori, in modo particolare N. Portman, già interprete di un film di Luc Besson.
di Francesco Barbiero