Storia di due pesci
Febbraio 12, 2001 in Racconti da Redazione
Billy è un pesce d’acqua dolce e vive in un piccolo lago di montagna. Una montagna poco frequentata perché impervia e traditrice: più d’uno scalatore ha perso la vita nel tentativo di scalarne la vetta.
Billy vive da solo, unico abitante d’un alloggio reso deserto dal gelo invernale e dalla scarsità di cibo. Ma il pesciolino ha dura scorza e resiste nella sua forzata esistenza da eremita. C’è stato un tempo in cui Billy divideva lo spazio con una simpatica pesciolina di nome Wanda. Nuotavano spesso insieme, silenziosi e curiosi di conoscere il loro alloggio in tutte le sue parti. Avevano visitato il fondo del lago minuziosamente, scoprendo pietre dalle bizzarre figure e altre strane formazioni calcaree che li facevano sorridere.
A volte salivano fino al pelo dell’acqua e si pavoneggiavano sotto i raggi del sole. Billy era bravo a saltare fuori dall’acqua; quando lo faceva Wanda gridava per la paura che un uccello lo catturasse. Solo Billy poteva udire le sue urla; ne era felice, sapeva che qualcuno si preoccupava per lui. E quando qualcuno si preoccupa per un altro… domain generator . Ma il pesciolino era timido e non riusciva a dichiararsi.
Erano giorni allegri e divertenti. Ma anche nel mondo dei pesci arriva quel giorno, e quando arriva è triste come lo è per noi. Billy aveva cercato per tutto il lago, guidato dall’istinto e dall’impazienza di stringere la pinna dell’amica. Quando non seppe più dove cercare salì a riva e chiese ad una marmotta se avesse visto Wanda.
“L’ho vista stamattina – rispose squittendo. Arrivava dal fondo del lago e muoveva velocemente la coda, come se stesse prendendo la rincorsa. Quando l’acqua finì continuò a salire in una salita senza fine, tra gli artigli di un aquilotto. eminent domain . Mi dispiace, non ho potuto fare niente”. Billy tornò nel fondo del lago e, nascosto da una roccia, pianse.
Sono trascorsi due anni da quando Wanda è scomparsa. Il pesciolino vive giornate che scorrono silenziose, accompagnato dalle carezze dei ricordi.
di Gianluca Ventura