Sudate Carte
Settembre 30, 2002 in Sudate Carte da Stefano Mola
Inauguriamo questa rubrica di curiosità per “Sudate Carte” partendo tautologicamente dalla prima e più ovvia: che cos’è “Sudate Carte”? I più saccenti tra voi resistano alla tentazione di alzare subito la mano e dire “Un verso di Leopardi” (lui c’entra, ma ne parliamo dopo).
“Sudate Carte” è un concorso a premi riservato agli studenti del Politecnico di Torino (qualsiasi facoltà o sede distaccata). Per partecipare, bisogna scrivere un racconto, oppure una poesia o creare un’opera grafica (ci sono tre sezioni). Importante: c’è un tema, il SUDORE. Il vostro racconto, o poesia, o opera di grafica, deve azzeccarci col sudore, in forma reale o metaforica.
È tempo di arrivare a Leopardi, e precisamente, “A Silvia”. Dove si dice appunto:
Io gli studi leggiadri
Talor lasciando e le sudate carte,
Ove il tempo mio primo
E di me si spendea la miglior parte,
D’in su i veroni del paterno ostello
Porgea gli orecchi al suono della tua voce
Chi oserebbe negare dopo aver riletto questi versi, che non vi sia riassunta la condizione esistenziale dello studente del Politecnico? Chino nella sua giovinezza sulle sudate carte, mentre da qualche parte una voce-sirena gli fa balenare ben altro (non andiamo oltre nell’esame della poesia, assai drammatica). Siamo convinti la familiarità dello studente-Politecnico con il sudore sia assai elevata, da quello speso studiando, a quello emesso durante gli orali.
Inoltre, l’esperienza dell’Associazione Il Traspiratore (nata da studenti del Politecnico) e della sua filiazione, il sito Traspi.net stanno a dimostrare vitalità e voglia di esprimersi da parte dei giovani. Basta dar loro degli spazi. Ecco un’altra motivazione del concorso: spronare alla creatività, fornendo un’occasione di confronto con una giuria assai qualificata.
E (come dice la canzone) qualcosa rimane tra le pagine chiare e le pagine scure. Anzi, rimarranno proprio delle pagine: quelle del libro che conterrà le dieci migliori opere per ognuna delle tre sezioni. Una bella cosa, no? C’è differenza tra qualche foglio stampato, e un libro. Un oggetto concreto su cui ci sarà il vostro nome, da mostrare eventualmente ai nipoti. Verrà distribuito gratuitamente alle biblioteche del Politecnico, agli assessorati Cultura e alle Biblioteche civiche delle città in cui il Politecnico è presente. Ma date un’occhiata anche agli altri premi.
Insomma, se siete studenti del Politecnico, leggete bene il regolamento, prendete carta e penna, oppure accendete il computer e iniziate a pensare al sudore. Se non siete studenti del Politecnico, pazienza (potete sempre iscrivervi). Venite comunque a sbirciare queste pagine di curiosità dedicate al sudore. Troverete la descrizione del meccanismo fisiologico, il ruolo del sudore nelle canzoni, nelle opere letterarie, nelle tragedie di Shakespeare, e altro ancora.
di Stefano Mola