SUDATE CARTE 2005: i vincitori | Sudate Carte Curiosità III edizione
Agosto 5, 2005 in Sudate Carte da Redazione
Il libro con le opere finaliste e le testimonianze dei giurati (Rosy Bianchini di Martino, Vera Comoli, Alberto Cottino, Carlo Grande, Francesco Longo, Paola Mastrocola, Vittorio Pasteris, Marino Periotto, Luca Ragagnin, Paolo Verri) è in distribuzione gratuita
In un eccitante clima artistico si è svolta questa mattina la cerimonia di premiazione della terza edizione del concorso Sudate Carte, riservato agli studenti del Politecnico di Torino. Articolato in tre sezioni, poesie, racconti e opere di grafica, il concorso ha visto i futuri ingegneri ed architetti impegnati a sfidarsi su un tema molto legato al futuro immediato della nostra città “…ghiaccio…”.
La cerimonia, tenutasi presso il Salone d’Onore della Facoltà di Architettura al Castello del Valentino, si è aperta con il saluto della prof.sa Vera Comoli, preside della facoltà di Architettura del Politecnico di Torino, che, oltre a portare i saluti del Magnifico Rettore, prof. Del Tin, piacevolmente colpita dall’elevato numero dei partecipanti, ha dichiarato l’apprezzamento per l’iniziativa organizzata dall’Associazione Culturale “Il Traspiratore”. Ed ha sottolineato come questo concorso sia un cerino per la creatività, propizio per smentire la visione comune dell’ingegnere e dell’architetto come “uomini a una dimensione”.
Il presidente della giuria di qualità, ing. Pasquale Pappacoda, ha poi ricordato come il concorso sia nato a casa sua e di Dada Rosso e come, entrambi, abbiano regalato la loro esperienza ed il loro entusiastico supporto all’Associazione Il Traspiratore. Ha manifestato inoltre apprezzamento per la qualità delle opere pervenute, create in un momento della vita in cui l’impegno per lo studio è molto gravoso, ed ha sottolineato come Sudate Carte ormai faccia del Politecnico di Torino, un unicum che dovrebbe essere riconosciuto anche dalla città stessa.
La premiazione è iniziata con la sezione poesie. Rosy Di Martino ha motivato il premio speciale dedicato alla memoria di Emilio Gay, ed attribuito a Diana Argirò, per la scelta formale dell’acrostico e per la cadenza ritmica e il senso poetico del componimento ‘Sts 107’.
Tra gli interventi dei premianti, Stefania Martini, curatrice di www.sudatecarte.it, ha brevemente illustrato le caratteristiche del sito, che fa da spalla al concorso durante l’anno, sottolineando come il ghiaccio nella letteratura sia un tema assai presente e suggerendo la lettura del libro di Tedeschi ‘Centomila gavette di ghiaccio’. Nel suo intervento Vittorio Pasteris ha invece riconosciuto come in tutte le opere sia presente una grande dose di umanità, dando merito al Politecnico che con questa iniziativa contribuisce a “imbastardire” gli ingegneri verso la sponda umanistica, al tempo stesso rammaricandosi che invece l’Università non sappia fare un’operazione analoga.
La premiazione della vincitrice, Arianna di Bisceglia, matricola di Ingegneria, autrice di una poesia molto intensa e per certi versi dura nei confronti della figura paterna, è stato un momento intenso, con la rivelazione che il padre, presente in sala, non sapeva del concorso e che l’avrebbe ascoltata per la prima volta sul momento, grazie alla voce di Davide Viano, attore e regista teatrale, che con grande abilità ha letto le opere finaliste, destreggiandosi tra i registri molto diversi dei racconti e delle poesie premiate.
Prima di passare alla sezione disegni, Matteo Bagnasco, intervenuto in rappresentanza dell’assessore alla Cultura della Città di Torino Alfieri, ha detto come il concorso sia sostenuto dal Comune semplicemente perché è molto bello. Ha continuato dicendo come spesso si parli di politiche di sostegno alla lettura, notando come una delle più efficaci sia, per l’appunto, spingere ad avvicinarsi alla scrittura. Infine si è complimento con l’associazione il Traspiratore per la capacità di condurre manifestazioni complesse come questo concorso in grande autonomia.
Occorre sottolineare come la giuria, scegliendo ovviamente al buio, senza conoscere gli autori, abbia premiato personaggi che hanno mostrato un lato umano importante, al di là del merito artistico. Della vincitrice della sezione poesia si è già detto. Il vincitore della sezione disegni, Fulvio Capurso, futuro architetto, premiato dal prof. Spinelli, presidente di Polincontri, ha motivato in maniera poetica la sua opera, in cui una figura siede su un cubo di ghiaccio all’interno del quale è congelata una figura femminile: simbolo di quanto ognuno di noi vuole raggiungere, ma che non sempre può riuscire in tempi brevi, perché il ghiaccio si può sciogliere in un attimo oppure durare per sempre.
A questo punto, l’attenzione è andata ai magnifici dieci della sezione racconti. Altrettanto degna di nota la vincitrice, Valeria Baiamonte, dottoranda di ingegneria al Politecnico ed appassionata di pallacanestro. Proprio questo sport compare nel racconto, che coniuga il tema con una trama forte pur nella brevità e lascia nella suspense fino al colpo a sorpresa finale che, come ha sottolineato Pasquale Pappacoda, fa scoppiare in una gran risata. Ebbene, Valeria ha raccontato come sia venuta a conoscenza del concorso il penultimo giorno utile, passeggiando per i corridoi della facoltà e trovando una copia de Il Traspiratore. Tornando a casa, non riusciva a togliersi dalla testa l’idea di partecipare. Così, durante la notte ha scritto di getto il racconto che l’ha portata alla vittoria finale.
Un’ultima menzione per l’intervento dello scrittore e giornalista Carlo Grande. Ha messo in evidenza come il ghiaccio sia un tema da tenere ben presente nella nostra società, non solo per evidenti motivi ambientali (visto che rischia di sparire), ma anche per un gelo nella comunicazione che è compito di tutti contribuire a rompere. Si è quindi complimentato con tutti i partecipanti, per quello che ha chiamato un atto di coraggio, per aver avuto la forza e la volontà di mettersi in gioco sul terreno difficile della creatività.
Tutti i vincitori hanno ricevuto riconoscimenti tangibili del loro impegno grazie agli sponsor del concorso: 365Bookmark (sito permanente della Fiera del Libro di Torino) e CTS (Centro Turistico Studentesco e Giovanile), rappresentato da Andrea Pontarollo. L’organizzazione del concorso si è avvalsa inoltre dei contributi istituzionali del Politecnico di Torino e degli Assessorati alla Cultura delle Città di Mondovì e Torino.
Sudate Carte 2005 – ventotto artisti poliedrici è anche il titolo del volume, edito a cura de “Il Traspiratore” che raccoglie le trenta opere finaliste. Il libro è in distribuzione gratuita presso il Polincontri (nella sede di corso Duca degli Abruzzi 24 – Torino), nelle biblioteche dell’ateneo e, facendone richiesta, all’Associazione Il Traspiratore; inoltre si può leggere nelle biblioteche civiche del Piemonte e della Valle d’Aosta.
Claudio Arissone, infine, ha caldamente invitato il pubblico a soffermarsi tanto sulle opere, quanto sulle brevi biografie dei vincitori e sulle testimonianze presenti. Infatti, il volume contiene curiose interviste ai giurati del concorso (Rosy Bianchini di Martino, Vera Comoli, Alberto Cottino, Carlo Grande, F
rancesco Longo, Paola Mastrocola, Vittorio Pasteris, Marino Periotto, Luca Ragagnin, Paolo Verri) sul loro rapporto con il ghiaccio, nonché un intenso ricordo di Dada Rosso, madrina entusiasta di Sudate Carte ed amica di tutti quelli che l’hanno conosciuta.
di redazione