Sudati quadri
Gennaio 12, 2003 in Sudate Carte da Stefania Martini
Nella duecentesca cornice della Ca’ dei Carraresi, Fondazione Cassamarca e Linea d’Ombra, anche quest’anno propongono al pubblico di appassionati, una ricca esposizione che raccoglie 150 opere, scelte ad una ad una dal curatore Marco Goldin e concesse per l’occasione da 90 ‘prestatori’ sparsi in tutto il mondo.
Il percorso espositivo si dipana attraverso 5 sezioni distinte, ognuna delle quali inquadra in modo chiaro il tema che intende sviluppare.
Le prime tre sono dedicate alle diverse fasi in cui si sviluppò il movimento artistico che prese il nome di Impressionismo (dal titolo dell’opera “Impression. Soleil levant” di Claude Monet), ripercorrendo un arco di tempo che va dal 1874, anno in cui venne tenuta la prima esposizione degli impressionisti (nello studio del fotografo Nadar a Parigi), al 1890, anno della morte di Vincent Van Gogh.
Nella prima, ‘Impressionismo 1874-1879’ si ritrovano già tutti i nomi storici della nouvelle peinture a partire da Boudin il quale, con la nuova importanza data al “plein air” e alla presenza del cielo, apre la strada alle opere di Sisley, Renoir e Monet.
Ma è con Eduard Manet, che già nel 1863 aveva scandalizzato il mondo artistico con ‘Le déjeuner sur l’erbe’, che parte la pittura moderna.
Ancora, i primi contributi all’Impressionismo dati da Cezanne, Seurat e Gauguin.
‘Impressionismo 1880-1883’ segna la prima crisi del movimento, che vede il distacco di Cezanne e la presenza incostante di Monet e Renoir. Questo periodo si ritiene concluso con la morte di Manet.
Particolare risalto assume la “Danzatrice di quattordici anni” scultura capolavoro di Degas, la prima che l’artista parigino dedica a questo soggetto, centrale nella sua attività di pittore.
In ‘Impressionismo e oltre: 1884-1890’ l’esperienza del movimento volge al termine e molti pittori che avevano caratterizzato con le loro opre la prima fase, ritornano mostrando l’evoluzione del loro lavoro: Renoir, Cezanne, Degas, Pizarro e Gauguin. Ma in questo periodo si affacciano per la prima volta alla ribalta anche nomi nuovi: il primo Toulouse-Lautrec, con soggetti ispirati al mondo del varietà parigino e del teatro o la carica dirompente di artisti come Seraut che rifiuta l’interpretazione romantica della generazione di Manet a favore di un ritorno all’ordine, ponendo le basi per lo sviluppo di altri movimenti quali il fauvismo e il cubismo.
Le ultime due sezioni sono monografiche: la quarta presenta le sculture di Auguste Rodin (1840-1917) considerato uno dei geni della scultura di fine diciannovesimo secolo, soprattutto per lo studio del movimento e per il fatto che le sue creazioni richiedono di essere guardate da più punti di vista: l’applicazione dell’Impressionismo in tre dimensioni.
Il primo piano di Ca’ dei Carraresi è, invece, completamente dedicato a Van Gogh, del quale sono esposti 25 disegni (terminati tra il 1881 e il 1882) e 25 quadri, tra cui alcuni capolavori assoluti.
“Il ponte di Asnières”, dipinto nel 1887 è il più impressionista dei quadri composti dal genio olandese, realizzato ad un anno dal suo arrivo a Parigi.
Poi tre autoritratti, sempre frutto dell’esperienza parigina, “Il vaso di fiori”, “Il seminatore al tramonto”, realizzato ad Arles, una delle opere più belle di Van Gogh, caratterizzato da colori molto lontani da quelli reali, i campi viola, i frutti rossi e che non veniva esposto al pubblico da una quarantina di anni.
Infine, le opere realizzate nel 1890, pochi mesi prima della sua morte, avvenuta il 28 luglio: “L’arlesiana”, un ritratto già espressionista e “La passeggiata al chiaro di luna”.
L’Impressionismo e l’età di Van Gogh,
Fino al 30 marzo 2003.
Treviso, Ca’ dei Carraresi.
Informazioni e Prenotazioni: Tel. 0438/21306 – Fax 0348/418108.
e-mail: [email protected]
www.lineadombra.it/biglietto
di Stefania Martini