Sudo o son desto | Sudate Carte Racconti I edizione
Gennaio 24, 2003 in Sudate Carte da Redazione
E’ tardi ormai;non credo di farcela. Sto male,sono in ansia,e,se proprio devo essere sincero,mi è successo molto di rado di trovarmi in situazioni del genere,situazioni nelle quali il tempo diventa tuo nemico,e,anche un semplice orologio,che magari tieni al polso da anni,si trasforma nel tuo incubo peggiore. Lo guardi e lo riguardi,non c’è niente da fare;è come una sorta di magnetismo,pochi istanti e dai ancora un altro rapido sguardo alle lancette,concentrandoti prima su quella dei minuti,poi,preso dalla disperazione,anche su quella dei secondi. Sempre,e dico sempre,ti capita
di arrivare con mezz’ora di anticipo a noiosi appuntamenti che non ti cambieranno certo la vita. Esci di casa in anticipo,il “tuo” tram arriva subito,più preciso di un taxi;per strada non c’è traffico,e nel cielo splende il sole. Invece,proprio quando hai bisogno di arrivare puntuale,e non ti dispiacerebbe affatto giungere all’appuntamento anche con abbondante anticipo,accade tutta una serie di combinazioni,che sembra quasi ti vogliano ostacolare in tutti i modi. Caspita,proprio oggi ci ho messo il triplo del tempo solo per pettinarmi;tutti gli altri giorni nessun problema, ma oggi un maledetto ciuffo ribelle mi ha dato delle noie,ho svuotato mezzo tubetto di gel per sistemarlo. Non che io sia un narciso,ma mi pettino anche per andare da mia zia,figuriamoci oggi, che devo uscire con una ragazza. E poi,quando la giornata è sfigata, arrivi alla fermata del tram
e vedi passare tutti i numeri,tranne quello che devi prendere tu: il 9,il 52,il 67,il 18,poi ancora il 52,e il 67 passa addirittura per tre volte di fila.
Fai qualche fermata a piedi per ingannare l’attesa,e quando sei in un punto abbastanza lontano sia dalla fermata che ti precede,che da quella che hai appena passato,stai tranquillo che il tuo tram arriverà,come se si prendesse gioco di te. Sei obbligato a correre,non c’è niente da fare,devi correre perché hai bisogno di quel tram,non puoi lasciartelo scappare. E’ pieno di gente,fuori fa freddo,ma dentro,sembra di essere in una sauna. Puoi esserti fatto dodici docce prima di uscire di casa,ma questo non importa più ormai;il sudore inizia a bagnare il tuo corpo,senti la maglia della salute che sta diventando un colabrodo,inizi a odiare il tuo giubbotto,la tua maglia di lana,e perfino la gente che ti sta intorno. Il sudore è una cosa naturale, perfetto,ma quando sei solo,a casa tua,per i fatti tuoi: lì non importa a nessuno se ti puzzano le ascelle! Quando invece stai per essere alle prese con un appuntamento galante,ed è la prima volta che la ragazza dei tuoi sogni ti ha dato una possibilità di passare qualche ora con lei,allora le cose cambiano radicalmente. Stai pur certo che quando la tua lei ti stringerà la mano,e sentirà il calore e l’umidità che sprigiona,come prima cosa non le verrà in mente il celeberrimo detto che se ti sudano le mani significa che sei innamorato. Si asciugherà la mano sul suo cappotto,come di norma,magari ti sorriderà imbarazzata,ma dentro di te,nella parte più recondita del tuo io,sei stato ferito profondamente. E la cosa brutta è che non sai nemmeno chi incolpare per questa figuraccia:la ragazza? O forse
la tua temperatura corporea che probabilmente non funziona come dovrebbe? E’ colpa della tua solita sfiga? O la colpa è del sudore e basta?
Mille pensieri ti affollano la mente quando ti senti toccato,e l’unico modo per uscirne è prendersela con qualcuno,o con qualcosa. Ma chi caspita ha inventato il sudore? A cosa serve mi chiedo io? E se serve a qualcosa,
perché puzza così tanto?? Allora l’uomo non è poi tanto perfetto,se può arrivare a puzzare come un animale. Sì,ammettilo,quante volte ti sei posto
quesiti di questo genere,quante altre volte ti sei arrabbiato perché puzzavi
anche se ti eri appena lavato: forse perché agli altri non interessa saperlo,
per loro conta solo che tu adesso puzzi!
di Giambattista De Giorgis