Tendenze PE 2012: Roaring Twenties
Maggio 16, 2012 in Moda, Net Journal, Primo Piano da Ginger
I wanna be a flapper girl! L’ho sempre saputo: da quando a 9 anni a Carnevale ho voluto non il solito banale abito da principessa, tutto tulle e lustrini ma un perfetto abito da charleston fucsia pieno di frange, con il boa in piume di struzzo e una fascetta con le piume per i capelli. Quante volte me lo sono messo anche in casa per agitarmi davanti allo specchio come una ragazza dell’epoca…l’ho gelosamente custodito fino a dopo la maggiore età…quindi non posso certo passare sotto silenzio questo nuovo revival.
Ma chi sono le flapper girls? Sono le ragazze degli Anni Venti
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Chewable this really http://www.sunsethillsacupuncture.com/vut/cialis-soft-20mg-without-prescription she to, My , then.o meglio, dei Ruggenti Anni Venti. Quelle ragazze belle e disinibite che portavano i capelli “alla maschietta”, si lanciavano in folli charleston e addirittura fumavano. Una vera rivoluzione per le donne dell’epoca!
Sono gli anni del Dopoguerra, gli anni in cui ci si vuole riappropriare di quanto è stato tolto, di quanto si è sofferto. Sono gli anni d’oro del Jazz, in cui ci si rifugia a ballare fino all’alba alla faccia del Proibizionismo. E…ragazze, sono gli anni in cui una certa Madamoiselle Coco ha inventato la Robe Noir, sua maestà il tubino (o come direbbero le fashion addicted d’oltre Manica, LBD): non potevano non fare storia.
E per poter ballare con disinvoltura ecco che gli abiti si accorciano, i tessuti diventano più leggeri e tutto è impreziosito da tante frange da scuotere a tempo di musica sgambettando con le inseparabili Mary Jane (vuoi mettere la comodità del cinturino alla caviglia? Impossibile perdere la scarpetta nemmeno con i ritmi più indiavolati)
Dictat decisamente rispettato nei défilé di Cavalli: frange, pailettes e ricami impreziosiscono gli abiti dalla la vita rigorosamente bassa.
Ralph Lauren propone in passerella mise chiaramente ispirate alle donne dell’epoca, regalando una luce più dolce data dai toni pastello. Cloche calate sulla fronte, ancora abiti con mille frange, gonne morbide al ginocchio o pantaloni ampi per copiare il look a “la garçonne”.
Cloche strutturate e iperfemminili anche per Dior, mentre sono irrinunciabili gli abitini di Norma Kamali se si vuole respirare appieno la voglia di charleston: frange, frange, frange.
Diciamo che nell’aria la voglia di ritorno a quest’epoca folle e frenetica era già nell’aria da un po’. Un primo segnale arriva dalla ribalta letteraria di “Zia Mame”: capolavoro del 1955 di Patrick Dennis che racconta le avventure di un’eccentrica signora degli anni Venti.
Per non parlare dei riferimenti e rifacimenti cinematografici: a partire da “Una notte a Parigi” fino all’applauditissimo “The Artist” che ha celebrato il cinema muto di quegli anni grazie ad un’interpretazione indimenticabile di Berenice Bejo, passando per il remake de “Il Grande Gatsby”: un’icona dell’epoca.
Ad interpretare in chiave moderna questo stile iper femminile e curato ci pensa Marc Jacobs che fa sfilare flapperette dall’allure sporty-chic: cloche in lana, gonne in shantung sempre a vita bassa e bowling bag per smorzare i toni. Super lusso invece per Gucci che gioca sui toni aristocratici dell’oro del nero per ridonare il giusto lustro a
questi anni ruggenti.
Dunque, spunti di tutti i tipi per ricreare un look sofisticato, elegante e di sicuro impatto. E preparatevi a rivedere ancora questo stile anche tra le proposte per il prossimo autunno- inverno: la preview di Alberta Ferretti parla chiaro…insomma, gli anni Venti con il loro glamour ci accompagneranno per un po’…e meno male! Così ho tutto il tempo per svaligiare negozietti vintage alla ricerca del pezzo giusto.