Thaïs
Dicembre 9, 2008 in Spettacoli da Stefano Mola
Intrigante e densa di potenziali (ed eterni) spunti di riflessione la storia che a partire da Mercoledì 10 Dicembre sarà in scena al Teatro Regio (inizio ore 20:00): di Thaïs, musica di Jules Massenet, dal romanzo di Anatole France, libretto di Louis Gallet.
La carne o lo spirito, il maschile e il femminile, la vanità o la saldezza profonda nelle proprie convinzioni. Eccetera. Siamo in Oriente, Alessandria d’Egitto, quell’oriente che verso la fine dell’ottocento esercitava un fascino irresistibile per una Francia che scivolava nel decadentismo
Sono l’Impero alla fine della decadenza,
che guarda passare i grandi Barbari bianchi
componendo acrostici indolenti dove danza
il languore del sole in uno stile d’oro
versi di Paul Verlaine, che non stanno male accostati alla vicenda di Thaïs, cortigiana e femme fatale che non si limita a sedurre dal vivo gli abitanti di Alessandria: invade pure i sogni del monaco Athanaël.
Il quale, senza codesta conturbante visione se ne starebbe nel suo cenobitico monastero: invece, nonostante il parere contratrio del suo superiore, decide di recarsi ad Alessandria. No, non per cedere alla tentazione. Per redimere. O almeno così recita la versione ufficiale.
La nostra Thaïs non è del tutto indifferente. Non all’estetica di Athanaël, che cosa credete. Alla parola. Di fronte alla caducità della propria bellezza, un pensiero all’eternità lo fa. Anzi più d’uno. Anzi si converte proprio, dopo, da sola, ragionando sulla eco delle parole. Così si avvia su una strada di sacrifici e stenti, fino alla consunzione finale. Invece il nostro Athanaël, pure lui i suoi pensieri se li fa. Anzi, si guarda allo specchio, metaforicamente s’intende, e deve confessare a sé stesso che mica era stato lo spirito missionario a spingerlo verso Thaïs.
Ovviamente quando la raggiunge è troppo tardi, non può far altro che raccogliere il soffio della di lei anima che se ne va.
Ma su tutto questo avremo ancora modo di ragionare dopo aver visto lo spettacolo, poiché l’opera non è soltanto la trama e nemmeno solo la musica, ma il tutto insieme ben miscelato. E dunque, grande attesa per cosa saprà fare un talento di ritorno. Il lamento dei nostri tempi è l’emigrazione delle italiche menti. Il Regio cerca opporsi: il nuovo allestimento è infatti il frutto di un anno di collaborazione tra il teatro e Stefano Poda, ovvero nelle parole del quotidiano di Barcellona La Vanguardia, il mago prodigioso. Incredibile dictu, per la prima volta questo talento italiano opera sul suolo patrio. Alle spalle, sessanta spettacoli e uno stile visionario, spettacolare, ancorato al contemporaneo. Leggete la sua presentazione dello spettacolo su Sistema Musica.
Il cast, come sempre, è d’eccellenza. A cominciare dal ruolo eponimo, dove troviamo Barbara Frittoli, al culmine di una splendida carriera. Una parte che richiede eccezionali risorse vocali e interpretative, e che ha visto in passato soprano illustri della caratura di Beverly Sills, Leontyne Price, Carol Neblett, Renée Fleming fino alla prima di tutte, Sybil Sanderson, interprete prediletta di Massenet, cui Thaïs era inizialmente destinata. Debutta nel ruolo di Athanaël il cantante georgiano Lado Ataneli che, grazie a una voce di notevole estensione e a un timbro di forte espressività, saprà rendere le diverse sfaccettature del personaggio. Il trentenne tenore Alessandro Liberatore regalerà il suo timbro chiaro e pulito al personaggio del filosofo Nicias. Nei ruoli principali si alterneranno Nathalie Manfrino (Thaïs), Simone Alberghini (Athanaël) e Dmytro Popov (Nicias). Sul podio, il direttore musicale del Regio Gianandrea Noseda. Il Coro del Teatro Regio sarà diretto dal Maestro Roberto Gabbiani.
INFO E APPUNTAMENTI
L’opera, realizzata grazie al sostegno della Fondazione CRT, uno dei più importanti Soci Fondatori del Teatro Regio, sarà trasmessa in diretta da Rai Radio3 il 10 Dicembre. Rai Trade ne realizzerà un dvd.
Mercoledì 3 Dicembre, Thaïs sarà presentata al pubblico da Aldo Nicastro (Piccolo Regio Puccini, ore 17)
Le recite saranno nove, fino al 21 dicembre.
Per informazioni e vendita biglietti
Biglietteria del Teatro Regio
Piazza Castello 215
Tel. 011.8815.241/242
[email protected]
www.teatroregio.torino.it
di Stefano Mola