The Strokes
Dicembre 15, 2001 in Musica da Gino Steiner Strippoli
Hanno raccolto la pesante eredità newyorkese dei Television, dei Velvet Underground, di Lou Reed, degli Stooges, diventando in breve tempo la band rock simbolo della città dei grattacieli. Questi cinque ragazzi con molta energia hanno concentrato nel loro ultimo disco “”Is This It” (BMG – RCA) tutto quello che può esserci nella magia del rock e del pop, attraversando linee parallele di garage-rock, di punk e di quell’underground vissuto negli anni ’70.
I riff chitaristici di Nick Valensi e di Albert Hammond Jr. trascinano quel sapore di passato facendolo volare nel presente. Ma attenzione non sono degli scopiazzatori come ho già letto da altre parti ma invece un vero risveglio di una dormiente e abulica rock city. Undici brani, perfetti, bellissimi che arrivano da Manhattan…..già il rock di Manhattan che non è più Manhattan! La freschezza degli Strokes mette le ali per una nuova Manhattan anche se le sonorità riportano ricordi al passato, già, come quando intonano “Barely Legal” in puro stile Velvet, dove appare senza alcun dubbio il loro profeta Reed oppure quando arriva quel triste rock’n roll “New York City Cops” che riporta la malinconia di un qual cosa che non c’è più. Ma non c’è più tempo per le tristezze bisogna reagire, e loro lo fanno bene con la vivacità esplosiva di “Take it Or Leave It”, un lavoro di basso eccellente si intreccia con le scale di chitarra, violente, con assolo finale in stile Ramones. Il brano più singolare invece mi sembra “The Modern Age” ipnotico rock che si apre verso un assolo beatlesiano!
Romantici e originali nel loro punk rock newyorchese, non sono da perdere anzi già al primo ascolto le loro canzoni vi rimaranno subito impresse. Ah dimenticavo gli Strokes sono: Fabrizio Moretti, batteria; Nick Valensi, chitarra; Nikolai Fraiture, basso; Albert Hammond jr, chitarra; Julian Casablancas voce, ovvero i “ragazzi di Manhattan” quelli della riscossa!
di Gino Steiner Strippoli