The Tube AtriumCittà 10 – 30 luglio
Luglio 8, 2006 in Attualità da Cinzia Modena
Carrellata di appuntamenti ad Atrium, in p.za Solferino a Torino. una piazza letta dagli allievi della Scuola Holden a fine mese. In ordine casuale i protagonisti degli incontri saranno Lalla Romano, Genova, il Corano, il divismo, gli stereotitpi in vacanza, Carlo Chevallard, il teatro di Giacosa, tutto tra memoria ed intervista e filmati: la lettura è sempre più mutimediale o le chiavi di letture sempre più diverse aperte a nuove ottiche di osservazione…
Le città del Grand Re-tour nella storia del cinema: Genova
a cura di Lino Greco
Le città del Grand Re-tour vengono celebrate nel corso dell’anno seguendo il programma di convegni in tutta Italia. Una mappa del viaggio in Italia attraverso la storia del cinema, con un occhio di riguardo per le pellicole tratte
dalla letteratura. Qui Genova, città di partenze e di arrivi, di luci e oscurità, ricchissima di profumi e immaginari.
Ore 18.00
Pride. Ritratto di Patricia Highsmith
una conversazione di Margherita Giacobino
Margherita Giacobino, romanziera e studiosa, si occupa di gender e letteratura. Sulla falsariga del suo ultimo libro Guerriere, ermafrodite, cortigiane, un ritratto della grande scrittrice americana Patricia Highsmith, con frammenti dai
film ispirati alle sue opere.
Ore 18.00
Il Corano: un viaggio. Abd al Walivy Ahmad Vincenzo
in collaborazione con Co.Re.Is.
Abd al Waliwy Ahmad Vincenzo insegna all’Università Federico II di Napoli. A partire dal suo fortunato libro Il libro disceso dal cielo, pubblicato da Salani,una riflessione sui modelli culturali tra Oriente e Occidente, sullo sfondo di un
romanzo di formazione che ha come protagonista l’estensore del Corano.
Ore 18.00
Scrivere per amore: divi e divine nella letteratura
con Fulvio Paloscia e Veruska Sabucco
Una riflessione a due su divi e divismo con Fulvio Paloscia, autore de Il mondo dei fan club e Veruska Sabucco (Shonen-ai), per un itinerario curioso nel ricco mondo della fiction ispirata dai personaggi di successo, con sullo sfondo il
recente Caro Johnny Depp di Silvia Roncaglia (Fanucci).
Lalla Romano: Inverno
video di Wiliam Farnesi
William Farnesi, videomaker diviso tra Italia e Brasile, lavora da tempo a un progetto su Lalla Romano, insieme ad Antonio Ria. Di questa ricerca in progress Torino Capitale Mondiale del Libro produce un episodio: Inverno, dedicato alla relazione della scrittrice con il Canavese, in continua dialettica con Torino.
Ore 18.00
Lorenzo Scoles e Marco Aime
A margine dei frasari da viaggio editi da Edt: una conversazione con Lorenzo Scoles, giornalista, e Marco Aime, antropologo, sulle frasi che si usano in vacanza, quando si va all’estero, nella concatenazione di stereotipi e assurdità, che danno il ritmo ai nostri itinerari.
Lalla Romano: Una giovinezza inventata e Romanzo di figure
video di Simonetta Cappello
Simonetta Cappello, documentarista, è stata segnalata negli scorsi anni per il documentario sui luoghi industriali di Torino I silenti incantatori. Qui mette in scena le suggestioni sul paesaggio cittadine tratte da Una giovinezza inventata e Romanzo di figure di Lalla Romano.
Ore 18.00
>Diario 1942-1945 di Carlo Chevallard
letture di Marlen Pizzo, Alessandro Lussiana e Nicolò Todeschini
Carlo Chevallard, industriale, ha lasciato Diario 1942-1945 (Edizioni Blu): un notevolissimo diario su Torino in guerra, registrando i bombardamenti e la borsa nera nel quadro di una acuta analisi sui destini d’Italia. Tre voci dalla
scuola del Teatro Stabile per una lettura con immagini video di repertorio.
Ore 18.00
Square. Racconti di e su Piazza Solferino
a cura della Scuola Holden
introduce Dario Voltolini
Piazza Solferino oggi ospita Atrium, ma prima ha accolto amori, litigi, separazioni e incontri, come ben raccontano fra gli altri Pirandello e Arpino. Gli allievi della scuola Holden immaginano possibili sviluppi per la location tra
passato e futuro.
Ore 18.00
Giuseppe Giacosa
Giacosa Remix
in collaborazione con Viaggiando nelle parole
letture a cura della Scuola del Teatro Stabile Torino
Il teatro di Giuseppe Giacosa resta uno dei capisaldi del repertorio italiano tra Otto e Novecento, nelle volute di pièces amare dove si discute della caduta degli ideali della borghesia postunitaria. Fra Tristi amori e Come le foglie, una lettura di pagine celebri e meno.
di Cinzia Modena