Three guitars
Febbraio 28, 2005 in Musica da Simona Margarino
Tre strumenti uguali, altrettanti stili diversi e complementari: questo è stato il concerto Three Guitars proposto sabato 19 febbraio al Piccolo Regio. Un ensamble di sensibilità peculiari, dal tocco personale e senz’altro coinvolgente.
Sono stati Linguaggi Jazz di gente abituata a capirsi con parole di musica; un texano, un newyorkese, una brasiliana con modi di esprimersi differenti seppur accomunati da un virtuosismo –chi più, chi meno- nell’uso della chitarra. Un gioco di armonie in cui ciascuno ha dato del suo.
Larry Coryell, Italiano discreto al microfono e molto umorismo in bocca, si porta dietro un’esperienza fatta di fraseggi blues, rock, country, bop, parte di un’ecletticità ben visibile sia suonando da solo, sia in tandem con altri (vedi Philip Catherine, Steve Kahn, Al DiMeola, John Scofield). Un navigatore con molta confidenza nelle acque in cui si è calato.
John Abercrombie, cresciuto musicalmente a Boston ed eccezionale nell’estendere le frontiere jazz oltre i suoi limiti canonici, sa mischiare standard del passato a innovazioni degne di un’immaginazione talentuosa. Un’icona di libertà magistralmente gestita, direi. Trascinante.
Infine lei, Badi Assad, forse meno incisiva come chitarrista, a un primo ascolto, ma davvero ammirevole nella sua capacità di fondere musica, voce e uso del corpo. Mani che battono fra di loro, sulle gambe, sul petto, lingua che schiocca, aria che simula il vento e miagolii divertenti, nenie insensate, canti di una sensibilità e dolcezza delicate: il suo esser artista poliedrica (è anche attrice, sceneggiatrice teatrale, danzatrice) si insinua tanto nelle sue esecuzioni istintive e ispirate, quanto nella raffinatezza delle sue composizioni.
Con simili personaggi prevedibile, quindi, il tutto esaurito. Alla fine dello spettacolo Larry ha definito il pubblico torinese “one of the most compassionate”, invitandolo furbescamente a spendere poche lire comprando il loro CD, perché, si sa, ormai “il dollaro è debole”. Ma sarà arrivata negli Stati Uniti la notizia che in Europa imperversa ormai un nuovo dio chiamato Euro? Quien sabes…
Sabato 19 febbraio
THREE GUITARS
Larry Coryell, chitarra acustica
Badi Assad, chitarra acustica, kalimba, copper flute, voce, body percussion
John Abercrombie, chitarra acustica
PICCOLO REGIO PUCCINI
Piazza Castello 215 – Torino
Vendita biglietti:
Associazione Culturale Centro Jazz Torino
tel. 011-884477 (lunedì – venerdì, h 14-20, sabato h 14-18), fax 011-8126644
Web site: http://www.centrojazztorino.it
Mail: [email protected]
PROGRAMMA “LINGUAGGI JAZZ”:
ROBIN EUBANKS TRIO – “EB3”
Robin Eubanks, trombone acustico ed elettronico, percussion pads, loops
Michele Rosewoman, pianoforte e tastiere
Kenwood Dennard, batteria
BOJAN ZULFIKARPASIC – “Solobsession”
Bojan Zulfikarpasic, pianoforte
CHRIS POTTER BAND
Chris Potter, ance
Wayne Krantz, chitarra
Fima Ephron, basso
Ari Hoenig, batteria
DAVE DOUGLAS ” NOMAD”
Dave Douglas, leader e tromba
Myron Walden, sax alto e clarinetto basso
Marcus Rojas, tuba
Rubin Kodheli, cello
Tyshawn Sorey, batteria
di Simona Margarino