Torino assediata dai cantieri
Luglio 24, 2002 in Attualità da Redazione
Ruspe che scavano ovunque, precarie passerelle di legno per i pedoni, recinzioni che creano vere e proprie barriere trasformando le vie del centro in vicoli ciechi. Nelle zone dei cantieri stradali, dove sta nascendo la nuova Torino, commercianti e cittadini si sentono assediati. Metropolitana, passante ferroviario, riqualificazione urbana di interi quartieri sono le coordinate della città futura che tutti attendono, ma i disagi del presente appaiono troppo pesanti da sopportare, così insofferenza e rabbia crescono di giorno in giorno. L’area di piazza Statuto è uno dei punti nevralgici della protesta. Gli automobilisti sono costretti ad uno slalom snervante. “Passare in macchina da queste parti è un incubo.
Nelle ore di maggiore traffico si formano sempre grossi ingorghi e poi la viabilità cambia di continuo” commenta Attilio Caminasso al volante della sua Bravo. Dalla vicina via San Donato si leva il grido di dolore dei negozianti: “E chi può continuare a lavorare in queste condizioni? I cantieri hanno sbarrato lo sbocco in piazza Statuto e così la via è rimasta tagliata fuori.
La clientela è diminuita del 70 per cento. Noi commercianti ci sentiamo strangolati” si scaglia il titolare di “Giò Team parrucchieri” Pio. La vicina di negozio Gabriella concorda: “In questa via alcuni hanno già chiuso. Il Comune ci aveva promesso di concludere i lavori entro giugno, adesso si parla di ottobre. Staremo a vedere. La nostra scorta di pazienza si è ormai esaurita”. Chi abita in zona accusa l’amministrazione comunale di inettitudine: “Il guaio è che i lavori sono stati programmati male. Tutti concentrati insieme, in contemporanea. Il Comune non ha tenuto conto del fatto che i residenti non possono certo barricarsi in casa e rinunciare ad uscire per mesi” scuote la testa l’anziano Mario Rossella. Corso Vittorio Emanuele, in particolare il tratto più vicino alla stazione di Porta Nuova, è un’altra pentola in ebollizione. Polvere, rumori e traffico congestionato hanno portato la gente all’esasperazione. Litigi tra automobilisti e esplosioni di rabbia sono all’ordine del giorno. Andrea Rosso lavora a pochi passi da un cantiere che definisce “un elogio alla follia”.
di Luca Stra