Torino incontra Barcellona
Maggio 23, 2001 in Attualità da Claris
I grandi eventi per cambiare
La serie di incontri con le città straniere, promossi dall’associazione Torino Internazionale, sono giunti al termine: dopo i confronti con Bilbao, Stoccolma, Monaco e Glasgow, oggi la città “sotto esame” è Barcellona.
Il ciclo di conferenze ha come scopo ultimo quello di presentare ai cittadini torinesi il piano strategico che delinea le nuove direzioni di crescita e di sviluppo della città per il prossimo decennio. In tal senso, l’esempio di città europee che, grazie alla loro capacità di progettare il cambiamento, hanno saputo superare i momenti di crisi e individuare una posizione forte nel panorama internazionale, non può che essere di aiuto.
Barcellona rappresenta, soprattutto in questo momento, un punto di riferimento esemplare: hanno saputo sfruttare l’evento olimpico del 1992 per diventare (e restare, n.d.r.) una delle città più amate ed apprezzate del mondo. Attualmente la città catalana sta lavorando per un altro grande evento: “Il forum delle culture” del 2004, che avrà una ricaduta sulla qualità urbana certamente non inferiore a quella dei giochi olimpici.
L’incontro tra Barcellona e Torino vuol mettere a fuoco proprio il rapporto tra i grandi eventi e le prospettive strategiche di sviluppo complessivo. Occorre preparare le Olimpiadi invernali del 2006 pensando alla città del 2011 (centocinquantenario dell’Unità d’Italia): discutendo con Barcellona si vuole entrare nel merito dell’argomento, e capire in quali modi e con quali mezzi sia possibile raggiungere questo cruciale obiettivo.
In fondo, le due città hanno molto in comune: sicuramente l’avvenimento olimpico, estivo per Barcellona, città di mare, e invernale per Torino, città “di montagna”.
Barcellona, come detto, può essere un modello da imitare, ma anche da migliorare, affinché Torino diventi una meta turistica di primo livello su più fronti: vacanziero, congressuale, culturale. Infatti, non ha paragoni la storia di Torino, il suo essere città d’esordio per l’unità di una nazione, per il cinema, per radio e televisione, il suo essere città laboratorio… Pochi e negativi purtroppo i paragoni in quanto a immagine e considerazione nella comune mentalità straniera… ecco perché allora il confronto con coloro (i catalani) che di una città bella sono riusciti a farne una meta privilegiata, ambita di soggiorni, una città cult dalle svariate attrattive, può essere indubbiamente formativo…
Paragoni tanti: i viali alberati, i grandi artisti dell’ultimo secolo, la presenza di forze (industriali da una parte, portuali dall’altra) che rischiavano di soffocarne gli aneliti di espansione in altri ambiti produttivi, i primati sportivi,…
Barcellona è forse la città europea che più di ogni altra ha subito trasformazioni urbanistiche negli ultimi due decenni. Come non ricordare la costruzione della stazione ferroviaria Sants e l’interramento delle linee che attraversavano la città… ed il paragone con ciò che si sta realizzando a Torino viene spontaneo… nella speranza che i lavori vengano conclusi in tempi celeri e se ne prospettino di nuovi, ovvero che anche l’asse Porta Nuova Lingotto venga interrato.
Torino incontra Barcellona
23 maggio 2001 – ore 21.00
Centro Congressi Unione Industriale, via Fanti 17, Torino
Interverranno:
Il caso Barcellona
Joan Clos, Sindaco di Barcellona
Francesc Santacana, Presidente dell’Associazione per il Piano Strategico
Il caso Torino
Valentino Castellani, Presidente del TOROC
Evelina Christillin, Vicepresidente del TOROC
Arnaldo Bagnasco, Coordinatore del Comitato Scientifico di Torino Internazionale.
Rapporti tra piano strategico e progetto olimpico
Enric Truño, Assessore allo sport durante le Olimpiadi di Barcellona e attuale consulente del TOROC
L’incontro sarà coordinato da Vittorio Sabadin, vicedirettore de La Stampa
di Claris