Toro, tre punti per l’Intertoto
Aprile 19, 2002 in Sport da Giovanni Rolle
Orbassano
Quella fra Torino e Lecce sembra essere la partita dei destini incrociati. Nel capoluogo subalpino, infatti, i tifosi granata non hanno ancora dimenticato le due retrocessioni patite dalla loro squadra proprio sul campo dei salentini, nel 1989 e nel 2000. Domenica, per uno strano gioco del destino, i granata superstiti dell’ultima retrocessione possono rendere la pariglia ai leccesi, in quanto una vittoria torinista determinerebbe la condanna matematica dei pugliesi alla serie B.
In casa granata, tuttavia, più che alle vendette si pensa a conquistare i r tre punti che, oltre a garantire al Toro la certezza matematica della salvezza, permetterebbero alla formazione di Camolese di compiere un deciso passo in avanti verso la qualificazione in Intertoto.
“Trovarsi a tre giornate dalla fine del campionato a parlare di Intertoto e dell’Europa è un grosso merito per una squadra che era partita, tra lo scetticismo generale, come una delle candidate alla retrocessione, spiega l’ex leccese Alessio Scarchilli. Anche se non è il caso di parlare di miracoli, il fatto che alle nostre spalle ci siano delle più forti di noi sta a significare che a volte la determinazione e l’unità dello spogliatoio contano più dei valori tecnici”.
Pur conservando un buon ricordo dell’esperienza leccese, Scarchilli domenica non intende fare sconti alla sua vecchia squadra: “Di Lecce ho un ricordo molto positivo, in quanto si trattò della mia prima esperienza da titola ore dopo essere uscito dal vivaio della Roma. In quella stagione, 1992-93, vincemmo il campionato di B con Bruno Bolchi in panchina. Con noi c’era anche Giacomo Ferri, l’attuale allenatore della Primavera del Torino, che sguinzagliavamo contro gli avversari nei momenti topici, sfruttando la sua grinta e la sua esperienza. Domenica mi farà piacere rivedere le persone che sono tifose del Toro, perché vogliamo entrare in Intertoto dalla porta principale”.
L’ex giallorosso, che sembra essersi definitivamente ripreso dal lungo infortunio al ginocchio, vede il suo futuro ancora colorato di granata: “Sono molto contento di aver potuto dare il mio contributo ad una stagione importante per il Torino. Per quanto riguarda il mio futuro, ho contratto e ritengo che tra me e la società ci sia la giusta stima reciproca per pensare alla possibilità di un prolungamento”.
Per scongiurare un calo di tensione da parte dei suoi giocatori, Camolese ha portato la squadra in ritiro già venerdì sera. Per la sfida con i giallorossi sono stati convocati venti giocatori, tra i quali anche il giovane attaccante della Primavera Quagliarella. L’unico indisponibile è Brambilla, che lamenta un affaticamento muscolare, mentre l’ex Lucarelli, anch’egli alle prese con problemi fisici, andrà in tribuna. Il suo posto, ovviamente, lo occuperà l’uruguaiano Franco.
di Giovanni Rolle