Tra 4 mesi il Salone del Gusto

Giugno 19, 2002 in Enogastronomia da Marinella Fugazza

31257(1)Giunto ormai alla quarta edizione, il Salone del Gusto 2002, è stato presentato nelle scorse settimane alla 8 Gallery di Lingotto Fiere. Circa mille persone hanno attentamente ascoltato gli interventi del sindaco di Torino, Sergio Chiamparino, del presidente della Provincia, Mercedes Bresso e dei due fieri sostenitori del godurioso evento: Enzo Ghigo, presidente della Regione Piemonte, e Carlo Petrini, presidente, fondatore e macchina pensante di Slow Food, l’associazione dei “piacevolmente lenti estimatori del gusto”.

Dagli interventi di tutti i relatori è emersa la ferma constatazione dell’importanza che, seppure in sole tre edizioni, ha acquistato il Salone del Gusto, portando il nome di Torino e del Piemonte in tutto il mondo. Ha infatti spiegato Ghigo: “La Regione Piemonte chiederà al Governo il riconoscimento di fiera internazionale per il Salone, ulteriore elemento distintivo della manifestazione tutta piemontese rispetto alle altre”.

Più volte è stato ribadito il concetto di marketing territoriale, cioè conoscenza e promozione del territorio attraverso la scoperta dei suoi patrimoni enogastronomici. Quest’anno il tema portante dell’evento, che si terrà dal 24 al 28 ottobre nei padiglioni di Lingotto Fiere, sarà l’educazione alimentare e la biodiversità.

I Presidi, vale a dire quelle piccole realtà artigianali produttrici di prodotti tipici ed in via di estinzione che Slow Food cerca di tenere in vita attraverso sostegni economici e promozionali, saranno ben 130 (91 nella precedente edizione), dislocati nelle aree tematiche di appartenenza (birra, carne, cereali pasta e pane, distillati ed alcolati, dolci cioccolato miele e confetture, formaggi e latticini, olio, ortofrutta funghi e tartufi, pesce molluschi e crostacei, preparazioni e conserve, salumi, spezie erbe aromatiche e aceto).

Il Mercato del Buon Paese, dedicato ai prodotti italiani, sarà separato dal Mercato Internazionale, dedicato ai prodotti di tutto il resto del mondo. Ci sarà una Piazza “abitata” dalle cucine del mondo: la cucina marocchina, i pintxos baschi, la buena comida (cucina messicana), il pub tradizionale inglese ed altre incredibili cucine. La Piazza del Buon Paese ospiterà le Botteghe (bottega del fornaio, bottega del casaro, bottega dei salumi) e le Osterie italiane (osteria dell’extravergine, il gusto della pasta). L’Enoteca, con mille posti a sedere, presenterà una carta con ben 2500 vini.

I Laboratori del Gusto, la vera anima del salone, saranno 309. Inoltre, al di fuori della manifestazione, sono previsti 21 Itinerari Slow e 65 appuntamenti a tavola. Veramente un’ampia gamma di scelte, mirate a soddisfare le esigenze più svariate e le curiosità più accese. Sul sito www.slowfood.it, cliccando su Salone del Gusto 2002, è possibile avere una visione completa di tutto il programma e, soprattutto, prenotare gli appuntamenti che più solleticano il nostro appetito e la nostra voglia di conoscenza alimentare.

Concludendo, citiamo le parole di Carlo Petrini: “Il salone del Gusto non è solo una fiera commerciale: Slow Food, in questi anni, è giunto a sollevare questioni politiche che toccano il sistema agroalimentare alla radice. La nuova frontiera è rappresentata da un modello di agricoltura ecosostenibile, non massiva, improntata sulle piccole e medie produzioni, che devono comunque garantire gratificazioni economiche, culturali e morali a chi vi si dedica.” Questo modo di concepire la materia prima è il primo passo verso il concetto di qualità da garantire al consumatore.

Salone del Gusto

24-28 ottobre

Torino, Lingotto Fiere

Informazioni: www.slowfood.it

di Marinella Fugazza